“Liberi e Pensanti” donano emogasometro al reparto di Oncologia del “Moscati”

SAMSUNGTARANTO – È stato donato questa mattina alla divisione di Oncologia dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” l’emogasometro portatile acquistato dal “Comitato Cittadini e Lavoratori liberi e pensanti”. L’utilissimo strumento è stato acquistato grazie alle donazioni dei cittadini ricevute l’1 maggio (durante il concertone) e nei giorni immediatamente successivi.

La consegna è avvenuta durante una conferenza stampa tenuta nell’auditorium dell’ospedale nord a cui hanno partecipato, tra gli altri, la responsabile della direzione medica dell’ospedale, dottoressa Teresa Coccioli, il primario della struttura complessa di Oncologia, dottor Salvatore Pisconti, la referente commerciale della azienda distributrice dell’apparecchio sanitario “Burke e Burke spa” Gabriella Boccardi, e l’attuale portavoce del comitato Nicola Ordini.

L’apparecchio con un corso di formazione incluso, del valore di 6100 euro, è stato acquistato con i fondi raccolti con i salvadanai presenti al concerto (3850 euro) e da altre donazioni arrivate al comitato (900 euro circa). «La differenza, come promesso, – ha specificato Ordini – l’abbiamo messa noi».

Gli specialisti medici hanno osservato con interesse lo strumento donato. «Ringrazio – ha detto la dottoressa Coccioli – da parte dell’azienda . Gli sforzi che l’Asl sta facendo sono considerevoli. L’azienda sta assicurando, compatibilmente con i finanziamenti, tutto quello che è indispensabile per un potenziamento dell’Ematologia e dell’Oncologia».

Anche il primario della struttura complessa di Oncologia, il dottor Pisconti, è soddisfatto. «Tale gesto di generosità – ha precisato – non è cosa da poco. Questo strumento può essere, per noi e per gli ammalati, un’immediata risposta alle esigenze del reparto. Avere a disposizione uno strumento che ci consente di elaborare tanti dati, che servono a dare una risposta immediata alle problematiche del paziente, significa dare risposte e alleggerire quel processo organizzativo che spesso si mette in atto quando ci sono determinate esigenze. Vorremmo che tutto ciò che viene fatto in reparto possa essere traducibile, nell’interesse del paziente, anche a domicilio. In una sorta di integrazione con l’ospedale in modo che il paziente abbia una continuità assistenziale».

Il macchinario, un analizzatore, ha un peso ed una dimensione ridottissime ma una tecnologia che permette di essere un vero e proprio piccolo laboratorio. Con una goccia di sangue si possono realizzare, in circa due minuti, numerosi esami. «La vera tecnologia della macchina – ha descritto Boccardi – sono le cartucce a corredo, in cui è stato miniaturizzato un intero laboratorio analisi. Queste consentono, con una goccia di sangue, di effettuare una batteria di esami direttamente al letto del paziente, al suo domicilio o ovunque voi vogliate». Alla donazione dell’emogasometro si aggiunge un corso di formazione per il personale sanitario che sarà realizzato nelle prossime ore.

Gli strumenti, però, sono solo una parte del “corredo” utile all’ottimo funzionamento delle strutture sanitarie. Il tema delle criticità è stato affrontato durante la conferenza ma anche su questo fronte c’è una buona notizia. Il dottor Pisconti ha anticipato che nei prossimi giorni l’organico medico all’interno della struttura complessa da lui diretta si potenzierà. E’ previsto l’arrivo di cinque medici che saranno, in parte, dedicati alle strutture semplici di Castellaneta e Manduria.

Il miglioramento degli ospedali di Taranto è uno degli obiettivi dei “Liberi e pensanti”. «Vogliamo puntare l’attenzione – ha sottolineato Ordini – sul potenziamento delle strutture sanitarie esistenti e non sulla costruzione di un altro nosocomio che vedrà la luce tra 7-10 anni. L’importanza di rafforzare le strutture già presenti sul territorio è strategica perché non possiamo aspettare altri 7-10 anni e, nel frattempo, continuare a morire». Il portavoce ha detto che “questa è l’ennesima vittoria del comitato e della cittadinanza. Alla gara di solidarietà hanno partecipato molti tarantini e abitanti di altre città”.

Accanto alla raccolta fondi per l’emogasometro, il comitato è stato impegnato fino allo scorso 1 maggio, nella raccolta firme della campagna Rst (Rischio sanitario Taranto). «Abbiamo raccolto – ha concluso – centinaia di firme per chiedere l’esenzione ticket straordinaria per tutti i cittadini sani. Il diritto di poter prevenire tumori e malattie è fondamentale per potersi curare. Se oggi riuscissimo a prevenire faremmo un notevole passo in avanti sul nostro territorio».

Luca Caretta per InchiostroVerde

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