Duro il commento di Angelo Bonelli, co-presidente dei Verdi e consigliere comunale di Taranto: “Dove sono le risorse per fare le bonifiche? Risposta: non ci sono. Ancora una volta la priorità di questo decreto è quella di garantire il “funzionamento” del Polo siderurgico e non quella di affrontare il dramma ambientale e sanitario provocato dall’inquinamento”.
Secondo Bonelli “in questo decreto non solo mancano i fondi per le bonifiche e le risorse vengono quasi integralmente destinate per garantire la fabbrica, ma l’Ilva riceve uno sconto del 20% sulle prescrizioni ambientali con una sorta di condono sugli interventi. Anche con questo decreto i soldi sequestrati ai Riva, che dovevano essere la garanzia per riparare ai danni dell’inquinamento, non vengono per nulla destinati alle bonifiche necessarie per riparare l’enorme danno ambientale prodotto da diossine e altri inquinanti nei terreni, nelle falde, nel mare di Taranto: chi pagherà per il disastro ambientale e sanitario procurato a Taranto e ai suoi cittadini? La triste realtà è che a Taranto, anche con questo provvedimento, si continua a mettere la continuità produttiva dell’Ilva davanti davanti al dramma ambientale e sanitario e alle bonifiche”.
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