Ilva, Mazzoni chiede ad Ue di intervenire per “aumento emissioni nocive”

 

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Mentre in Italia si discute della fattibilità e delle coperture economiche del complesso piano ” Green” per la trasformazione del ciclo delle acciaieria Ilva dal carbon fossile al gas naturale, a Taranto l’emergenza polveri tossiche resta altissima. In città i valori avrebbero ormai da tempo superato ampiamente la soglia critica. La Presidente della Commissione per le Petizioni, l’On. Erminia Mazzoni, che da oltre cinque anni ha abbracciato la denuncia dei cittadini tarantini sulla violazione delle norme sulle emissioni nocive dalle acciaierie dell’Ilva, è tornata a incontrare a Bruxelles Antonia Battaglia, rappresentante di Peacelink a Taranto. “Avrei voluto rispondere alle preoccupazioni dei comitati inviando a Taranto una delegazione della Commissione Petizioni. Una missione parlamentare sarebbe stata utile ad accelerare i tempi di indagine. Purtroppo la regola imposta dalla Presidenza del Parlamento impedisce di svolgere missioni investigative nella imminenza del voto, per evitare possibili strumentalizzazioni” spiega Erminia Mazzoni” Resta, dunque, lo strumento della interrogazione urgente al Commissario Potocnik per chiedere se, anche in considerazione dell’aumento dei livelli di emissioni nocive, arrivati il 1 gennaio 2014 al livello di 500 nano grammi per metro cubo, non intenda intervenire a sostegno del territorio e dei cittadini, rivedendo la tabella di marcia assegnata all’Italia”. (Agp)

 

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