Taranto capitale della Cultura 2019, ecco i progetti presentati all’Europa

taranto-capitale-europea-cultura-2019E’ stato reso pubblico il dossier con cui Taranto si è candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 (lo trovi per intero QUI). Lo slogan scelto è affascinante e romantico: ‘I delfini fanno l’amore nei mari di Taranto’, in evidente sintonia con i risultati delle ricerche della JonianDolphin Conservation nei nostri mari. Per forza di cose il plico presenta molti ‘cosa’ e pochi ‘come’, limite di un progetto che, al di là della forma, ha visto nell’assenza del sostegno politico la sua mancanza più grande. Un’ambizione che non è folle in sé, considerata la storia e il patrimonio materiale e immateriale di cui siamo eredi.
L’Europa intende infatti premiare i percorsi, prima ancora dei risultati, cosa che appare chiara leggendo l’invito esplicito ad essere ‘visionari’ nel ri-disegnare i territori. A fare la differenza sarà la città immaginata nel 2019, non quella che appare oggi. Certo, quella mancanza avrà il suo peso e la sensazione è che Taranto potrà farcela solo se le si vorrà riconoscere una possibilità di riscatto per le sue gravissime ferite. Salvo recuperare a designazione avvenuta, quando anche attrarre capitali privati potrà diventare decisamente più semplice. Per i motivi ora esposti, non muoveremo una sola critica all’operato dei cittadini, delle associazioni e delle professionalità che hanno creduto e lavorato, anche a ferragosto e gratuitamente, per questo progetto, per il quale non si è potuti neppure nominare un direttore artistico. Nel programma si punta sulla dimensione europea e internazionale di Taranto, metropoli della Magna Grecia, porto militare e città industriale dell’Italia unita; e sulla volontà dei tarantini di trasformare questo momento di rottura in un’opportunità di cambiamento.
In particolare il progetto, per il quale si prevede di spendere intorno agli otto milioni di euro, si articola secondo le seguenti direttrici:
1. Taranto dal mito al progetto di rinascita;
2. Taranto ponte d’Europa nel Mediterraneo;
3. Taranto da città del disastro ambientale a città dello sviluppo ecosostenibile.
Gli eventi previsti per il 2019:
 Un incontro al mese con i Premi Nobel per la Pace
 I colori d’Europa a Taranto: creazione di un murales sul Muraglione dell’Arsenale Militare
– Parco delle sculture del fiume Galeso
 Euro Mediterranean Artficial Caves Network (forum per lo scambio di conoscenze che verrano tenuti nei comuni della provincia)
– Festival della sperimentazione musicale: “Ripartenze” (28 eventi musicali ispirati ai paesi membri dell’UE
 Festival musicale delle identità europee (nel mese di settembre)
– Meeting delle scuole di cinema euro mediterranee
 Paisiello European Opera Festival (a maggio)
– Creatività, ricerca e innovazione per un nuovo modello di sviluppo integrato (a dicembre)
– Velieri e navi-scuola di pace
– “Città Nuova” / Laboratori (interventi di riqualificazione e recupero dell’Isola)
Vengono inoltre proposte diverse collaborazioni con scuole e università internazionali, convegni e laboratori sulla cultura e l’artigianato magno-greco e la civiltà rupestre, rappresentazioni storiche in luoghi simbolici della costa e la riproposizione del Premio Taranto. I finanziamenti? L’appoggio di Bari si è di fatto rivelato il bluff che molti temevano, traducendosi in un mero appoggio verbale! Su Regione e Governo solo speranze (quantificate in 3 milioni di euro), mentre il Comune si è informalmente impegnato a coprire, solo in caso di aggiudicazione del titolo, meno di 2 milioni. Ecco le note dolenti. Senza designazione gli investimenti non saranno ritenuti necessari. Un vero oltraggio alla città, dal momento che il senso più profondo di questo cammino sta proprio nella creazione di una piattaforma, fatta di passione e progetti, il cui valore dovrebbe andare ben oltre all’esito della competizione.
Si ringrazia Massimo Ruggieri per la collaborazione

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