Risarcimento danni per inquinamento, Bonelli: “Il Comune di Taranto che fa?”

bonelliPerché il Comune di Taranto non ha ancora presentato la richiesta di risarcimento danni per inquinamento provocato dallo stabilimento Ilva? Perché in questi ultimi 8 anni il Comune ha conferito incarichi di consulenze esterne a legali professionisti esterni senza mai presentare la richiesta di risarcimento danni? Questa la storia: con sentenza n. 38936/2005 , 24 ottobre 2005, la corte suprema di Cassazione confermava in via definitiva la condanna a carico di Riva Emilio Riva per il reato previsto dall’art.674 del codice penale per i danni ambientali recati alla città.

In questi anni il Comune di Taranto ha conferito l’incarico a numerosi legali, esterni all’amministrazione, per presentare la citazione per danni ai danni di Ilva SPA . Ma ad oggi nessuna citazione e’ stata presentata. Perché? Abbiamo ricostruito tutta la vicenda in una conferenza stampa, con documenti allegati , che dimostrano che vi sono stati ritardi ingiustificabili e ancor più ingiustificabile il fatto che ad una distanza di 8 anni non sia stato chiesto dal Comune all’Ilva SPA di pagare i danni alla città di Taranto. Quale sono le ragioni di questo ritardo ingiustificabile da parte del comune ?

Bisogna fare chiarezza e per questo presenterò un esposto alla Corte dei Conti perché il Comune deve spiegare perché ha conferito tutti questi incarichi legali in presenza di un ufficio legale del Comune e perché ha conferito incarichi a legali , poi revocato e poi conferito nuovi incarichi. Una giravolta di consulenze e incarichi esterni che non comprendiamo, anche perche’ nessuna richiesta di risarcimento ad oggi e’ stata presentata . Copia della nostra documentazione verrà’ anche inviata alla procura di Taranto nell’ambito dell’indagine in corso.

Quello che appare incomprensibile e’ la decisione del comune di Taranto di non presentare la richiesta di risarcimento danni sulla base di una precedente sentenza già passata in giudicato quella della cassazione del 2005 e invece di chiedere un accertamento preventivo richiesta bocciata alcuni mesi fa dal tribunale . Cosa significa tutto cio’ ? Che il comune ricomincia di nuovo da dove era partito mentre il tempo passa e il patrimonio dei Riva non e’ piu’ quello di anni fa, tra sequestri e passaggi societari.

Ma come e’ possibile far passare tutti questi anni quando per presentare quell’atto avrebbero dovuto impiegare poche settimane ? La consulenza tecnica per il risarcimento danni e’ stata affidata dal Comune di Taranto ad una dottoressa commercialista, quando l’agenzia dell’ambiente europea ha stabilito per Taranto i danni ambientali provocati da Ilva in una misura media di circa 320 milioni di euro all’anno…  Ad oggi il Comune di Taranto non ha ancora richiesto questi danni di circa 700 milioni di euro, relativi alla sentenza della cassazione del 2005. Una domanda sorge spontanea: ma nel disordine c’è un ordine?

Angelo Bonelli, leader dei Verdi e consigliere comunale di Taranto

http://www.tarantorespira.it/?p=893

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