Ilva, trasferta dei “Liberi e pensanti” in Germania

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TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti”

liberi pensantiIl 20, 21 e 22 di settembre operai e cittadini, attivisti del Comitato, saranno presenti anche in Germania per raccontare a viva voce la loro esperienza all’interno della più grande e inquinante acciaieria d’Europa ed il movimento di lotta sociale che ormai da più di un anno si è sviluppato nella città ionica. L’evento è promosso dal Comitato Tedesco di solidarietà con Taranto, composto dal FAU, Freie Arbeiterinnen und Arbeiter di Berlino e dal network Labournet che raccoglie, realizza e diffonde documentari e reportage su movimenti territoriali e lotte operaie in ogni parte del mondo, con il contributo di giovani professionisti di origini tarantine da anni residenti in Germania. Tra le due realtà industriali vi sono tante differenze, ma un’unico grande comune denominatore: la gestione Riva. Lo stesso Riva che, tra le altre cose, nel ‘92, ha comprato (in “offerta speciale”) tre acciaierie dell’ex Germania Est. Il governo di Helmut Kohl aveva deciso di privatizzarle. Una di queste è a Hennigsdorf, 70 chilometri circa dalla capitale tedesca. E lì che la nuova gestione dei Riva ha introdotto il suo stile, innanzitutto riducendo drasticamente il personale: da 5000 alle attuali 850 unità. Cosa che certo, non regge il confronto con il disastro ambientale perpetrato a Taranto. Ma un sistema che crolla sulle sue fondamenta marcite fa rumore tanto quanto una città scesa in piazza accanto agli operai. Ed è questo che ha spinto alcuni operai tedeschi del gruppo Riva a non farsi bastare le verità che la dirigenza aziendale gli propinava nella pausa pranzo o a margine delle assemblee di fabbrica. Quella verità, hanno cominciato a cercarsela da soli, guardando verso sud, a 2000 chilometri di distanza. Proprio a Taranto dove invece i termini del ricatto sono chiari, e inaccettabili, anche se non conosci la lingua: morire di fame o di morire di tumore. Da qui l’iniziativa tedesca, che prevede venerdi 20 una conferenza stampa e un’incontro pubblico, con proiezioni e dibattito, alla Regenbogenfabrik di Lausitzer Strasse 22, nel cuore di Kreuzberg, storico quartiere berlinese, e sabato 21 un’assemblea pubblica in Postplatz, a Hennigsdorf, la città che ospita gli impianti siderurgici a gestione Riva Forni Elettrici.

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