Mise chiude indagine sull’Eni di Taranto: “Azienda migliori sicurezza”

ROMA – “L’Eni di Taranto dovrà dotarsi in breve tempo di un sistema di alimentazione elettrica che impedisca il verificarsi di incidenti come quello dello scorso 8 luglio”. E’ arrivata a questa conclusione l’indagine disposta dal sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari, dopo l’incidente verificatosi nella Raffineria Eni di Taranto, e che comportò uno sversamento di idrocarburi in mare. ”Le criticità emerse dall’indagine- spiega – hanno messo in evidenza che l’impianto necessita di opportuni interventi al sistema di alimentazione elettrica. Il blocco dell’impianto e la fuoriuscita di acque non trattate, infatti, sono stati causati dalla concomitanza del distacco dalla rete elettrica nazionale e dalla non sufficiente potenza del sistema di generazione interno. Non si tratta del primo incidente, ma eventi simili si sono già verificati nel novembre del 2011 e del 2012 con black out parziali e/o totali accompagnati da distacchi dalla rete nazionale”. ”Ciò conferma che allo stato attuale c’e’ il rischio che simili eventi possano ripetersi”, spiega ancora Vicari che informa come l’azienda abbia comunque comunicato di avere in programma un adeguamento, secondo un progetto in corso di autorizzazione, con cui consentire il pieno funzionamento della raffineria, “indipendentemente dall’alimentazione da parte della rete nazionale”. Il ministero ha chiesto ad Eni di adottare “tutte le opportune misure per adeguare l’impianto, affinché non possano verificarsi nuovamente eventi come quello dell’8 luglio, pena, ove prevista, la sospensione delle relative autorizzazioni in caso di mancata ottemperanza”. (Adnkronos)

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