Emergenza Sanitaria Taranto, la raccolta firme dei “liberi e pensanti”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Comitato Cittadini Lavoratori Liberi e Pensanti.

Foto scattata da Rosa Cambara

L‘amministrazione comunale di Taranto,  complice silente della famiglia Riva e del disastro ambientale e sanitario che ogni giorno continua ad avvelenarci, risponde alla questione Rischio Sanitario Taranto con un provvedimento significativo. Il consiglio comunale ha approvato il 12 marzo 2013 con la maggioranza dei consiglieri comunali e con esecutività immediata, dopo aver già incassato precedentemente il via libera della commissione Affari generali del Comune, una delibera sulle corsie preferenziali a pagamento la quale “all’ articolo 6 prevede che i «medici dipendenti da strutture sanitarie territoriali pubbliche che effettuano visite specialistiche domiciliari; medici delle cliniche private chiamati alla pronta reperibilità; giornalisti, fotografi e scuolabus delle strutture private» per percorrere le corsie preferenziali dei bus paghino 50 euro all’anno (40 euro più 10 di diritti d’istruttoria). È, inoltre, previsto un pagamento, annuale, per alcune categorie professionali. In particolare, esclusivamente per motivi di servizio, possono percorrere le corsie preferenziali: i medici di base ed i pediatri; i furgoni blindati – portavalori; agenzie funebri. Per tutti questi soggetti che vorranno usare le corsie bus, è previsto un pagamento di 100 euro all’anno oltre a 10 euro di diritti d’istruttoria” (da La Gazzetta del Mezzogiorno del 12/03/2013).

Dopo vari prorogatio da marzo a oggi, entro questo lunedì – 15 luglio-  il personale medico e persino quello di assistenza primaria dovrà pagare a seconda della categoria di appartenenza, da 40 fino a 100 euro. Per colpire un ipotetico uso scorretto delle corsie preferenziali, slegato dal normale svolgimento del lavoro del personale medico, il Comune non dovrebbe approvare una tassa che colpisce invece tutta la categoria. Molto più facile imporre un’entrata fiscale sicura che non punire eventuali infrazioni, individuabili attraverso normali e diversi mezzi di controllo di cui l’amministrazione è dotata.

La risposta del Sindaco, medico oltre che prima autorità sanitaria cittadina, ancora una volta non tutela i tarantini approvando una delibera che è contro chi si ammala e contro chi può curare. Questa è una ennesima dimostrazione di come la situazione di emergenza sanitaria in questa città sia vista come un’altra occasione per “fare cassa” sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori invece che come un problema su cui investire risorse per il bene collettivo. Il Comitato è al fianco dei lavoratori del settore, dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio e delle associazioni che si occupano di assistenza ai malati, che vorranno manifestare il loro dissenso contro questa ingiusta tassa; inoltre invita gli stessi e tutti i cittadini ad appoggiare firmando per la campagna Rischio Sanitario Taranto, campagna mirata -questa sì- a tutelare la salute dei tarantini.

TARANTO È  UNA CITTÀ A RISCHIO SANITARIO ED I SUOI CITTADINI PRETENDONO UN’ESENZIONE TICKET STRAORDINARIA PER TUTTI I POTENZIALI MALATI DI PATOLOGIE LEGATE ALL’INQUINAMENTO.

(http://liberiepensanti.altervista.org/index.php/9-contenuti-statici/80-raccolta-firme-emergenza-sanitaria-taranto.html)

 

 

 

 

 

 

 

 

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