Ilva, nuovo appello alle istituzioni: “Vogliamo solo decreti salva Taranto”

TARANTO – «Nessun decreto “salva Ilva”, solo decreti “salva Taranto”». Nuovo appello alle istituzioni nazionali e locali da parte di associazioni e cittadini che oggi hanno tenuto un sit-in in piazza Garibaldi mentre era in corso l’audizione di Enrico Bondi, commissario straordinario dell’Ilva, davanti alle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.

Il documento ha come destinatari il presidente della Repubblica, il  presidente del Consiglio dei Ministri, i presidenti di Camera e Senato, i ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, il prefetto, il presidente della Regione, il commissario prefettizio e il sindaco. Riportiamo di seguito il documento.

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I cittadini e le associazioni presenti al sit-in in piazza Garibaldi a Taranto non credono ad alcun decreto o deus ex machina che possa salvare l’ILVA e la città nello stesso tempo. Contestiamo le procedure con cui il Governo interviene sulla questione ILVA, dettate sempre dall’urgenza e senza una programmazione di lungo periodo. In tal modo, non si tutela né la salute dei cittadini e dei lavoratori, né il futuro di una città di 200mila persone, né l’interesse nazionale ad una politica industriale seria. Con i decreti legge si improvvisano soluzioni provvisorie e mal costruite a problemi strutturali e complessi.

Noi pretendiamo garanzie certe e finanziamenti certi in tempi brevi per fare le bonifiche e per risarcire questa città sfruttata per produrre l’acciaio nazionale prima dallo Stato e poi dai privati. Rimarchiamo che, in base al decreto legge dell’estate scorsa, erano destinati alle bonifiche solo 336 milioni di euro che ad oggi non risultano ancora spesi. Questo è emblematico dell’inutilità dei decreti legge! Inoltre, l’AIA risulta non rispettata in riferimento ad alcune prescrizioni particolarmente significative ma le sanzioni previste a carico del gestore dalla L. 231/2012 non sono state ancora comminate. Questo fa nascere la sfiducia nelle istituzioni centrali e locali.

Vi ricordiamo che, in base allo studio S.E.N.T.I.E.R.I. del Ministero della Salute, il quadro sanitario a Taranto appare molto compromesso con percentuali di mortalità di molto superiori alla media regionale e che in base alle perizie prodotte nell’incidente probatorio delle indagini contro i Riva, muoiono 30 persone all’anno in più della media regionale.

Liberi cittadini e le associazioni e i movimenti:

Amici di Beppe Grillo

Donne Per Taranto

Libera Taranto

Peacelink

Taranto Lider

Taranto Respira

Taranto Senza Ilva

Verdi Taranto

WWF  Taranto

Altamarea

 

 

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