Cimino, parco pubblico o deposito militare?

La pineta del Parco Cimino è abbandonata. Nella città più inquinata e meno verde d’Italia, dove ogni cittadino ha diritto a uno spazio verde largo quanto una foglia di insalata, uno dei pochissimi polmoni naturali fruibili è in totale degrado. A Taranto si preferisce spargere colate di cemento ovunque, come è accaduto sugli ultimi spazi liberi di viale Virgilio – dove si è deciso di aggredire ulteriormente il territorio e chiudere le ultime saracinesche sul mar Grande e su una qualità della vita migliore per tutti, con garage per auto e palazzi privati.

Non ci rimane che difendere quei pochi spazi verdi rimasti in città, sotto attacco di palazzinari e dell’amministrazione comunale. Il Comune ha infatti preferito abbattere gli alberi piantati dai bambini delle scuole per fare un enorme e inutile parcheggio per auto all’esterno del parco. All’attacco esterno si è aggiunto il degrado interno. Il Parco Cimino ha bisogno di una manutenzione straordinaria. Decine di pini devono essere curati e messi in sicurezza.

La zona dedicata alle attività dei bambini è completamente abbandonata. Sono anni che non si interviene per ripristinare la staccionata, oggi raggruppata solo in alcuni punti del Parco. Il percorso del belvedere sul mar Piccolo è pieno di nastri di colore rosso e bianco che impediscono il normale passeggio. C’è bisogno della pulizia sulla battigia, dove si accumulano rifiuti di ogni genere. Cimino è un parco pubblico separato da una rete da una delle tante aree della Marina Militare, che con dei cartelli di colore giallo segnala la presenza di una sorveglianza armata con l’immagine del “soldatino” che punta il fucile verso bambini, ragazzi e adulti in cerca di relax, sport e spensieratezza.

“Vietato l’accesso all’area militare”, ricordano quei cartelli; ma noi ricordiamo anche la mancanza di trasparenza della Marina Militare, che pensa di poter operare senza vincoli paesaggistici e comportamentali. Quell’area è diventata un deposito di container che aumentano ogni giorno sovrapponendosi, fino ad arrivare ad un’altezza di 10-15 metri, rendendo così visibile – attraverso i loro colori verde militare – la presenza ingombrante della Marina, che spadroneggia disinteressandosi di chi frequenta il parco. Più volte i cittadini ci hanno segnalato “segnali di fumo” provenienti dall’area militare che hanno impedito a podisti e ai tanti bambini, molti asmatici, di poter usufruire del loro piccolo polmone verde.

Troviamo inaccettabile il comportamento della Marina Militare, che non deve trincerarsi dietro quei cartelli pensando di poter fare i propri comodi senza mostrare sensibilità verso i cittadini. Sono lontanissimi i tempi in cui il sindaco Stefàno ammoniva i precedenti amministratori, ricordando come la città avrebbe potuto ottenere alberi gratuitamente e si sarebbe potuta creare una grande cinta urbana verde per dare ossigeno ai Tarantini!

Il Circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista chiede al Sindaco di intervenire subito attraverso una manutenzione straordinaria del Parco Cimino e intervenire in merito ai container della Marina, soprattutto per venire a conoscenza del contenuto degli stessi. Bisogna far rivivere la città, non abbandonarla a se stessa.

Nota stampa Circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista

 

 

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