Inferno Ilva, nuovo esposto del Fondo Antidiossina – Video choc

Il Fondo Antidiossina Taranto consegnerà domani, presso gli uffici della Digos di Taranto, un esposto indirizzato al Procuratore di Taranto, Franco Sebastio. Il documento sarà correlato da 2 video che evidenzierebbero presunte e gravi violazioni di diverse prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Entrambi i video saranno consegnati anche alla Commissione ed al Parlamento Europei.

–  Nel primo video, girato da alcuni operai all’interno dell’Acciaieria1 (il 25 maggio 2013, ore 19.00), già proposto alcuni giorni fa da alcuni telegiornali nazionali, si evidenziano alcune anomalie che sarebbero in atto nell’impianto in questione durante il trattamento di desolforazione della ghisa che proviene dall’altoforno. La desolforazione avviene mediante l’iniezione nel bagno di ghisa fusa di agenti desolforanti (carburo di calcio, soda, calce, ecc…) e provoca la formazione di polveri e fumi acidi soprattutto pericolosi per la salute degli operai che lavorano all’interno dell’acciaieria. I fumi dovrebbero essere captati da apposite giranti e cappe di aspirazione che, come si vede nel filmato, ed in tante altre occasioni rilevate dall’esterno, non funzionano come dovrebbero a norma, causando di frequente i noti fenomeni di “slopping”, più volte rilevati e segnalati dai carabinieri del NOE di Lecce e dai custodi giudiziari della Procura di Taranto.

– Nel secondo video, girato dal Presidente del Fondo Antidiossina nella notte tra il 3 ed il 4 giugno 2013, si notano imponenti nubi di fumi e di polveri che fuoriescono dalle aree basse degli impianti delI’lva di Taranto. Le immagini nette evidenziano che si tratta, senza alcun dubbio, di emissioni diffuse, fuggitive e non convogliate poichè non provenienti dai camini. Un vero scenario da girone dell’Inferno che potrebbe rivelarsi un elemento importante nel dimostrare la non ottemperanza delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa all’Ilva di Taranto. Vedendo questi fumi che fuoriescono, su vasta scala in diverse zone degli impianti, il Fondo Antidiossina si pone degli interrogativi sulla effettiva messa in atto e rispetto delle prescrizioni dell’Aia. La non-osservanza delle prescrizioni AIA, la cui inottemperanza é stata denunciata anche dal Garante dell’Aia, dott. Vitaliano Esposito, resta un fatto molto grave ed eloquente in merito alla condotta dell’Ilva nei confronti delle procedure ritenute fondamentali al corretto svolgersi della produzione e dei suoi cicli.

Il video in oggetto pone dunque l’accento sulle prescrizioni seguenti: copertura nastri trasportatori (prescr.6), installazione sistema “proven” per abbatere i fumi in cokeria (prescr. 16/B e 16/F); copertura area GRF, area scarico paiole, area gestione polveri (prescr.16/H e 16/I); minimizzazione emissioni gassose e fuggitive impianti trattamento gas (prescr.36), captazione e convogliamento emissioni diffuse impianto sinterizzazione (prescr.60); impianto aspirazione desolforazione ghisa (prescr.70A); nebulizzazione area svuotamento scoria liquida paiole (prescr.70B)..

Fabio Matacchiera e Antonia Battaglia  (Fondo Antidiossina Taranto)

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