Ilva, Bonelli (Verdi): “Esproprio non è soluzione” – Boccia (Pd) parla di ipotesi nazionalizzazione

“Espropriare l’Ilva non e’ una soluzione: significherebbe solo socializzare il debito economico ed ambientale dell’azienda e bloccare le bonifiche ed il risanamento ambientale. E’ auspicabile un’amministrazione controllata che non esponga lo Stato ad affrontare debiti che impedirebbero il risanamento”. E’ quanto afferma il presidente dei Verdi Angelo Bonelli. “Tutte le soluzioni avanzate dal governo Monti in poi – continua Bonelli – si scontrano con un essenziale dato di realtà: che a Taranto ci si ammala e si muore d’inquinamento com’e’ scritto nelle carte della Procura e non hanno dato alcuna soluzione al problema occupazionale”. “Chi si ammala e muore a causa dell’inquinamento fino ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta: la soluzione del disastro ambientale e sanitario della città di Taranto non può non partire dal chiudere ‘i rubinetti dell’inquinamento’ e risanare”, conclude il leader ecologista.

Nel dibattito sul presente e sul futuro dell’Ilva, interviene anche Francesco Boccia (Pd), presidente della commissione Bilancio della Camera: ”Se i Riva non sono in grado di rispettare gli impegni presi, bisogna imboccare altre strade. Compresa quella della nazionalizzazione”. Per Boccia l’obiettivo da perseguire “deve essere quello di produrre acciaio. E di farlo nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori. Il Paese, come ha ricordato il segretario Epifani, non può permettersi tre crisi nel settore siderurgico parallele e di questa portata”.

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