Sui SENTIERI della verità – Primi dati sull’incidenza dei tumori nei siti a rischio

Questa mattina a Siracusa, nel corso della “XXXVIII Riunione del Gruppo per la Registrazione e l’Epidemiologia del cancro nei paesi di Lingua Latina (GRELL)”, dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), saranno presentati i risultati preliminari emersi dalla prima fase dello studio sull’incidenza dei tumori nei Siti d’interesse nazionale (SIN) condotto dal Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM).

L’analisi è stata condotta su 23 dei 44 siti d’interesse nazionale dello studio SENTIERI. In questi siti, proprio la presenza del Registro Tumori ha permesso di condurre studi di incidenza, più informativi rispetto alle precedenti analisi basate sui soli dati di mortalità, in quanto prendono in esame anche la patologia oncologica non letale, si basano solo sui casi con conferma istologica e consentono di confrontare territori caratterizzati da diversi livelli di sopravvivenza al cancro in relazione alle modalità di accesso ai migliori protocolli terapeutici. Secondo i dati prodotti nel corso della prima fase di questo studio, nei SIN sono stati diagnosticati 57.391 casi di tumore negli uomini e 49.058 nelle donne.

Questo dato, confrontato con quello previsto in base all’incidenza del pool dei Registri italiani distinti per macro-area (Registri dell’Italia Ceentrosettentrionale e Centromeridionale), mostra un eccesso del 9% negli uomini e del 7% nelle donne: un’enormità. Ma siccome siamo nel campo della scienza e non in quello dei sentimenti, il compito del gruppo di lavoro ISS-AIRTUM sarà ora quello di capire quale sia il contributo dell’inquinamento ambientale all’incremento specifico osservato: ovvero il famoso nesso causale tra emissioni inquinanti e insorgere delle patologie negli esseri umani. “Infatti – spiega Pietro Comba del Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’ISS – tutti i tumori considerati possono essere causati da numerosi e diversi agenti attinenti sia all’ambiente, sia all’alimentazione e agli stili di vita. Quindi, per comprendere a fondo il significato di questi dati, è necessario confrontarli con altre due variabili: i dati di caratterizzazione ambientale, che indicano il livello di contaminazione delle diverse matrici (aria, acqua e suolo), e quelli cosiddetti di esposizione, che esprimono quanto la popolazione sia stata esposta a possibili fattori di rischio”.

“Entrambe queste analisi sono in corso di elaborazione – aggiunge Emanuele Crocetti, Segretario dell’AIRTUM – e solo quando tutte queste informazioni saranno complete sarà possibile valutare pienamente quanto le condizioni ambientali incidano realmente sia sull’aumento del rischio di ammalarsi di alcuni tipi di tumore, sia sulla diminuzione dell’incidenza di altri, per esempio, nel caso dei tumori gastrici”. L’attività del gruppo di lavoro ISS-AIRTUM procederà ora su diverse direttrici: la caratterizzazione ambientale dei SIN, la valutazione delle evidenze disponibili nella letteratura scientifica sul nesso causale intercorrente fra le esposizioni presenti nei siti contaminati e l’incidenza delle sedi tumorali analizzate, le tecniche di analisi dei dati, le questioni connesse allo studio dei tumori infantili ed adolescenziali (700 casi individuati complessivamente in questo studio), il tema specifico dei mesoteliomi da amianto e l’applicazione di metodi d’indagine innovativi.

L’obiettivo del progetto è chiarire quale sia la quota di casi di tumore in eccesso nei SIN e quali possano essere gli agenti chimici e le vie di esposizione responsabili, con la finalità di meglio mirare gli interventi di risanamento ambientale per perseguire un’efficace prevenzione. Per valutare in futuro l’auspicata riduzione dell’incidenza dei tumori nei siti contaminati, sarà opportuno che il progetto evolva in un sistema di osservazione permanente. Entro la fine del 2013 è prevista la pubblicazione di un  documento ISS-AIRTUM contenente le analisi definitive.

Sintesi dei dati preliminari

Dei 44 SIN oggetto dello studio SENTIERI per l’analisi della mortalità, soltanto 23 sono serviti da un Registro Tumori accreditato dall’AIRTUM (17 Registri Generali e 6 Registri Tumori Infantili). La popolazione complessiva oggetto dello studio è di circa 2.000.000 di persone. L’analisi è stata condotta sul periodo 1996-2005 per il totale dei tumori e per 35 sedi o gruppi di sedi tumorali specifiche. Al dato registrato contribuiscono in particolare, in entrambi i generi, i tumori maligni di esofago, colon-retto, fegato, colecisti e vie biliari, pancreas, laringe, polmone, pelle (melanomi), rene e vie urinarie, vescica e linfoma non Hodgkin. Negli uomini, inoltre, si osservano eccessi di mesotelioma e tumori maligni di prostata, testicolo ed encefalo; fra le donne, tumori maligni della mammella, del sistema linfoemopoietico nel suo complesso e, in particolare, della leucemia mieloide cronica. Si osserva in entrambi i generi un deficit di tumori gastrici. Fra gli uomini si rileva un deficit di leucemie totali, linfoidi, anche croniche; fra le donne, deficit di tumori della tiroide, del corpo dell’utero e dei tessuti molli. Compito del gruppo di lavoro ISS-AIRTUM è ora capire quale sia il contributo dell’inquinamento ambientale all’incremento specifico osservato per alcune sedi tumorali.

Ma il registro di Taranto quando sarà presentato?

La domanda è quanto mai lecita. Visto che lo scorso 27 marzo la Regione Puglia informò i tarantini che nel corso della XVII riunione annuale dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori a Bolzano, il registro tumori di Taranto (che rientra in quello regionale) era stato accreditato dall’AIRTUM. Il percorso di accreditamento ha visto la Commissione di Valutazione sottoporre ad un lungo esame il lavoro svolto negli ultimi due anni dall’ASL di Taranto. In realtà, un’anticipazione sui dati del registro tumori di Taranto degli anni 2006-2007-2008, fu data in maniera alquanto improvvida, dal direttore generale di ARPA Puglia Giorgio Assennato, il 21 dicembre dello scorso anno durante il Consiglio comunale di Lecce. Quei dati, di cui i tarantini attendono ancora oggi di essere messi a conoscenza, disegnano una realtà drammatica che tutti conoscono sin troppo bene: nelle due tabelle che riportano i dati di tutti i tumori, sia per gli uomini che per le donne la provincia di Taranto registra il triste record di incidenza. Come detto, attendiamo con ansia la conferenza stampa in cui verranno presentati i dati del registro tumori di Taranto. Perché prima di pretendere giustizia, abbiamo un disperato bisogno di conoscere la verità.

Gianmario Leone (TarantoOggi)

 

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