Ilva, Bonelli reagisce alla citazione per danni: «Non mi farò mettere il bavaglio»

«Valuterò con i miei avvocati quale linea difensiva adottare per difendermi da questo attacco intimidatorio. Certamente non mi farò mettere il bavaglio». Così Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi, questa mattina a Taranto per raccontare l’ultima disavventura: la citazione per danni, con la richiesta di 500mila euro, da parte di Emilio Riva.

«Che a Taranto l’ambiente sia stato svenduto è evidente anche a coloro che sostengono le ragioni dell’Ilva – ha proseguito Bonelli davanti ad un gruppo di cittadini accorsi in piazza Sicilia per manifestare la loro solidarietà anche con dei cartelli – se l’ambiente non fosse stato svenduto non ci sarebbe stata l’azione della magistratura con i sequestri e gli avvisi di garanzia. Io confermo che in questa città c’è chi ha venduto la salute dei tarantini,  con responsabilità che probabilmente sono anche a  Roma».

Ha poi aggiunto il leader ecologista: «Sta di fatto che in questa città, dove è stato scientificamente boicottato il referendum sulla chiusura dell’Ilva, c’è anche una certa stampa locale, come la rivista Wemag, che in maniera molto tranquilla ha fatto una copertina dicendo che il referendum era inutile. Se questo è il modo di fare informazione dobbiamo farci gli auguri… Come se non bastasse ho saputo che anche due giornalisti hanno ricevuto una citazione per danni. E’ in atto una strategia precisa che punta a dire questo: stai zitto altrimenti ti chiedo i soldi. Ma noi non cederemo alle intimidazioni e ci difenderemo con coraggio (a Varese, dove risiede Riva, paradossalmente parte offesa, ndr)». Infine, un invito alla cittadinanza: «Davanti a questi atteggiamenti deve serrare le fila e reagire con coraggio».

Alessandra Congedo

 

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