Tavolo istituzionale per Taranto, Stefàno scrive a Monti: “Non sono stato invitato”

TARANTO Provincia e Comune non sono stati invitati alla riunione del Tavolo Istituzionale sull’emergenza ambientale tarantina, convocata per il prossimo 17 aprile a Roma. Davanti a questa clamorosa esclusione, il sindaco Stefàno prende carta e penna per esprimere tutto il suo disappunto al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti. Riportiamo integralmente la sua lettera.

“Ho appreso giorni or sono, con viva soddisfazione, dagli organi di stampa la notizia della convocazione per il giorno 17 p.v. a Palazzo Chigi del Tavolo Istituzionale per Taranto sui temi dell’ambiente. Purtroppo con diverso stato d’animo, ho accolto la notizia che ad esso non sono stati invitati a parteciparvi i rappresentati degli enti territoriali Comune e Provincia che direttamente, in ragione del loro ruolo istituzionale, vivono e quindi conoscono l’entità dei problemi del territorio Jonico, specificatamente quelli riguardanti l’ambiente.

Peraltro in prima persona, ed in ciò  fortemente sostenuto sia dal Presidente della Regione O.le Nichi Vendola che dal Presidente della Provincia, Gianni Florido, ho sollecitato l’apertura di un tavolo istituzionale governativo perchè, con la sua autorevolezza, procedesse all’analisi delle criticità fortemente avvertite dalla collettività tarantina ed individuasse i giusti percorsi per la loro risoluzione.

Ritenevo di poter offrire al Tavolo tutto il mio bagaglio di conoscenza sul problema ambientale di Taranto, non solo per i miei trascorsi derivanti dai due miei precedenti mandati senatoriali, nel corso dei quali ebbi modo di presentare puntuali interrogazioni i cui contenuti ancora oggi, purtroppo, conservano la loro attualità, ma soprattutto per rappresentare , avendo vissuto quale Sindaco della città in questo ultimo quinquennio,  tutte le vicissitudini e le iniziative che, concretamente, sono state portate avanti sul tema dell’ambiente.

Mi permetto, dunque, di manifestarLe tutto il mio personale stupore e rammarico, per questa mancata convocazione, ritenendo in questo senso di poter ben interpretare analoghi sentimenti dei tarantini dei quali mi onoro di essere loro rappresentante, anche nella veste di massimo responsabile della sanità cittadina.

Resto tuttavia fiducioso, Sig.Presidente, ed in questo senso faccio appello alla Sua riconosciuta sensibilità che,  anche se  tardivamente, mi possa giungere l’invito a parteciparvi non foss’altro per rappresentare, in modo diretto, le esperienze che quotidianamente vengono vissute dagli enti territoriali su questo delicatissimo tema, per essere utilizzate come elemento qualificante ai fini dell’adozione delle misure che saranno ritenute più appropriate per garantire al territorio le migliori condizioni di vivibilità ambientale. In questo senso Le rappresento tutta la mia piena disponibilità”.

 

 

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