I cittadini del futuro: la riconversione culturale inizia tra i banchi – Iniziativa di Taranto lider

La scuola, vista come occasione di crescita e formazione, è luogo ideale per offrire l’opportunità di crescere come individui responsabili, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.

I membri del comitato “Taranto lider” sono convinti che in questa dimensione è possibile far maturare il concetto di rispetto per il proprio territorio e di conseguenza la riappropriazione della propria identità culturale e arrivare nel cuore delle famiglie per sensibilizzare un approccio costruttivo nei confronti della nostra città, proporre la rinascita di Taranto, attraverso un’economia alternativa possibile, scaturita da un’attenta conoscenza del nostro territorio e della miriade di risorse in esso presenti.

Il 30 Novembre alle h 10,30, il comitato “Taranto lider” presenterà il progetto “I cittadini del futuro: la riconversione inizia tra i banchi”, realizzato in collaborazione con la pedagogista e coordinatrice editoriale Milena Galeoto e con la scuola primaria e dell’infanzia Settimo Circolo “Giusti” del Quartiere Tamburi.

L’idea fondante del progetto nasce dall’esigenza di sviluppare fin dalla prima infanzia processi di creazione dello spirito imprenditoriale, in cui intervengono molteplici fattori: i condizionamenti familiari, i modelli di comportamento e di successo veicolati dal gruppo dei pari e dai mass media, le diverse esperienze personali, le propensioni economiche e produttive del territorio di vita e ovviamente i percorsi di istruzione e formazione.

Il percorso ha la finalità di creare nei bambini una cultura dell’imprenditorialità da esportare al di fuori della scuola e nelle famiglie. E’ importante condividere l’idea che l’imprenditorialità sia un valore in sé, una competenza complessa da promuovere nei giovani, indipendentemente dagli interessi professionali e dagli effettivi sbocchi occupazionali, dal momento che attiene non solo alla capacità di ideare e sviluppare un’attività produttiva indipendente, ma anche a un approccio autonomo, creativo, originale, coraggioso al proprio progetto di vita. Attraverso il monitoraggio delle scuole locali, si assiste, fin dalla tenera età, nel nostro contesto sociale, all’esigenza da parte dei più piccoli, di sognare un posto migliore dove poter andare una volta cresciuti.

Perché  educare all’imprenditorialità? Incoraggiare lo spirito imprenditoriale significa contribuire in modo decisivo alla creazione di posti di lavoro e al miglioramento della competitività e della crescita economica.

La valorizzazione e promozione del territorio rappresentano la strada da perseguire per creare un’economia alternativa, affidata ai cittadini futuri, una riconversione culturale che inizia dai banchi di scuola.

In tal senso saranno programmati laboratori didattici per stimolare un approccio conoscitivo della propria città e delle imprese ‘pulite’ del territorio esempio di economia alternativa, l’unica strada possibile per formare i cittadini futuri, “liberi” di scegliere il loro percorso professionale, divenendo risorse della nostra terra:

LABORATORIO ITINERANTE NEL BORGO ANTICO in sinergia con LABORATORIO DI GRAFICA E COMUNICAZIONE, LABORATORIO PER LE ATTIVITA’ MOTORIE, LABORATORIO DELL’IMPRENDITORIALITA’.

Tramite una preziosa sinergia tra scuola ed aziende locali rispettose delle vocazioni del territorio, l’iniziativa vuole essere uno stimolo per invogliare i giovani a puntare su se stessi, sulla propria innovatività e progettualità. È infatti necessario, oggi più che mai, essere consapevoli che bisogna pensare al lavoro in termini di autogestione, autopromozione e imprenditorialità.

Il 30 Novembre alle 10,30, in occasione della presentazione del progetto, presso Il Settimo Circolo “Giusti”, si terrà un workshop dedicato ai bambini della scuola in cui il giornalista professionista e scrittore Giancarlo Oliani presenterà il libro “Alla ricerca della memoria perduta”. Giancarlo Oliani, autore teatrale, è stato premiato, oltre che per i suoi gialli, anche per le sue inchieste sulle malattie dell’infanzia e sull’anoressia giovanile.

“La memoria è la forza che ci unisce e rende partecipi” dice l’autore, “è qualcosa che non possiamo controllare, è il senso dell’esistenza che unisce le persone vive con quelle che non ci sono più, le storie presenti con le esperienze passate, che fa da collante alle nostre vite in relazione con gli altri. Oggi, questa forza viene osteggiata dai singoli egoismi che non permettono il fluire di una memoria collettiva, l’unica a renderci partecipi e attivi nella storia del mondo, in una dimensione di rispetto reciproco”.

Lo scrittore presenterà  ai bambini una storia coinvolgente densa di mistero, un copione da recitare e cantare insieme ai compagni per imparare che solo dalla collaborazione può nascere la magia dello star bene insieme e l’orgoglio di essere tutti parte fondamentale di un gruppo.

Comunicato stampa di Taranto lider

 

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