Il Consiglio di Stato ha quindi accolto il ricorso che metteva in luce un difetto di giurisdizione nella sentenza del Tar. Cosa accadrà ora? «Le nostre firme sono valide. Chiederò al sindaco di fissare una nuova data per lo svolgimento del referendum – spiega Russo – possibilmente in concomitanza delle prossime elezioni amministrative, per consentire un risparmio economico alla comunità».
I dettagli saranno illustrati sabato 15 ottobre, nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Centro Magna Grecia, in via Alto Adige, alle 10.30. Ora che la partita si è clamorosamente riaperta, l’avvocato Russo lancia una proposta: «Siccome vogliamo essere costruttivi, chiederemo all’Ilva di sedersi intorno ad un tavolo per valutare la possibilità di spostare la produzione di acciaio altrove impegnandosi a riconvertire l’area industriale tarantina con attività eco-compatibili».
Alessandra Congedo
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