Riconversione Culturale torna con l’Aperitivo Biologico

TARANTO – La rassegna “RICONVERSIONE CULTURALE”, organizzata dal Comitato “Taranto lider”, aderente alla Federazione”SAVE TARANTO”, prevede per il 9 giugno “L’APERITIVO BIOLOGICO”, in collaborazione con l“ENO’ WINE BAR”. In tale occasione  tutto ciò che assaporeremo sarà preparato con prodotti scelti con consapevolezza dall’Enò Wine Bar ed acquistati da produttori locali, senza utilizzo di concimi chimici e senza sfruttamento del lavoro. Potremo assaporare  specialità e ricette sapientemente realizzate dallo chef dell’Enò. Potremo bere dell’ottimo vino biologico e assaporare il gusto della naturalezza e della dignità del mangiare sano ed etico. La serata vuole creare un’occasione per parlare, in maniera informale, di ambiente e stili di vita e per valorizzare la vocazione agricola del nostro territorio, sempre nell’ottica secondo cui per uscire dall’attuale scenario industriale è fondamentale promuovere le vere vocazioni del territorio tra cui l’agricoltura, la zootecnia e il turismo enogastronomico.

L’evento vedrà la speciale partecipazione dell’attore Giuseppe Vitale che ci regalerà una sua performance. Abbiamo chiesto all’artista di raccontarci un po’ di lui e dello spettacolo che ci presenterà, “Mistero Salentino”, tra cui il cunto “Guerin Meschino e Recchi di ciucciu. Gli usurpatori del futuro di Taranto”, ecco cosa ci ha risposto: “Mi chiamo Giuseppe Vitale, ho 37 anni e sono figlio di un ex operaio dei cantieri navali Tosi a Taranto, che qualche volta ha lavorato anche per l’Italsider, oggi Ilva. Lasciato quel mondo mio padre ha trovato la sua nuova vita nell’arte, affinando soprattutto l’arte dell’aerografo che un po’ gli ricorda la pistola a spruzzo con cui verniciava le fiancate delle navi. Vivo in una terra  dove molti miei coetanei e persone più giovani di me lavorano all’Ilva, se non fanno i militari, visto che sono i posti di lavoro più gettonati. Io che ho fatto l’obiettore di coscienza e che non ho mai fatto domanda per lavorare nelle acciaierie ho dovuto cercare sempre difficili alternative. Una di queste, su cui ormai insisto da anni, è quella di raccogliere e raccontare le storie e le situazioni della mia terra o di altri sud del mondo. Un po’ per esorcizzare quei mostri che compaiono e minano la nostra esistenza e che possono essere “lu nanni Orcu”, piuttosto che gli usurpatori del nostro destino, piuttosto che usurai o altre figure ancora. Ne è nato uno spettacolo di cunti, culacchi, leggende popolari che si chiama Mistero Salentino, dove la tradizione medievale dei misteri, diventata barocca dopo la dominazione spagnola, si stempera nella risata, in una sorta di “rito alla rovescia”, figlio del mondo alla rovescia del carnevale, della satira. Ho eretto domicilio in quella che chiamo “Tarantopoli”: una sorta di unica megalopoli tra Taranto e Napoli, i cui vicoli, le cui strade, i cui palazzi, la cui gente cerco di frequentare ogni volta che posso, per seguire un sempre più forte istinto, un richiamo della foresta: foresta perché per una intera vita precedente sono rimasto estraneo, ma le radici mi riportano alla Grande Madre, a succhiare i seni di Mar Piccolo e Mar Grande a Taranto o a lasciarmi cullare sopra Castello dell’Ovo a Napoli. Salvo alcuni periodi è in questa “città della taranta” che scommetto di crescere facendo l’attore per il cinema e il teatro.

Per Info:

Tel. 3284165996   –     tarantolider@libero.it  –  http://tarantolider.altervista.org/blog/

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