Osservatorio Continental: laziali rispettosi del codice della strada

Responsabili quando guidano e rispettosi delle regole indipendentemente dalla presenza di un controllo (75,4%); ritengono l’auto ancora indispensabile (70,6%) per gli spostamenti quotidiani e si sentono sicuri muovendosi con essa (42%), seppure in strada il timore maggiore rimane la paura di un incidente o di essere investito (66,7%): questo è il ritratto degli utenti che popolano le strade del Lazio secondo l’Osservatorio Continental sulla Sicurezza Stradale 2019[1], realizzato in occasione del Giro d’Italia 2019 da Continental Italia con l’istituto di ricerca Euromedia Research.

In qualità di Safety Sponsor della 102esima edizione del Giro, Continental ha voluto fotografare il vissuto, le percezioni, i valori e le aspettative di chi ogni giorno si sposta sulle strade delle regioni italiane con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della condivisione della strada in sicurezza partendo proprio dai ciclisti, la categoria tra le più penalizzate all’interno dei contesti urbani.

“In una regione come il Lazio dove ogni mille abitanti ci sono oltre 829 veicoli, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti sicuri su strada risulta fondamentale – spiega Alessandro De Martino, AD di Continental ItaliaCondividere la strada in sicurezza è un diritto di tutti, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti o autisti di mezzi pesanti”.

L’Osservatorio evidenzia come l’utente della strada del Lazio si senta estremamente sicuro delle proprie capacità mentre è alla guida del proprio mezzo di trasporto (82,6% rispetto all’87,4% a livello nazionale) e non percepisca sé stesso come un pericolo per gli altri definendosi un guidatore “rispettoso delle regole”, sebbene l’11,3% ammetta di non rispettare sempre il codice della strada (9,9% in Italia) o dichiari di farlo solo ed esclusivamente in presenza di controlli (8,7% in Italia).

In che cosa ripongono la propria fiducia i laziali per una maggiore sicurezza stradale? Il guidatore rimane l’elemento fondamentale per oltre il 47,9%, dato leggermente inferiore rispetto al resto del Paese che si attesta oltre il 50%, seguito poi dall’importanza dei freni e dei sensori e sistemi di guida assistita, questi ultimi fondamentali per il 7,9% degli intervistati (contro il 6% degli italiani).  

Solo il 25% degli intervistati ripone la propria fiducia nel guidatore e nel suo senso di responsabilità; il 21,9% si affida alle Istituzioni ritenendo che un inasprimento delle pene possa portare a una maggiore sicurezza stradale, così come una maggiore severità e presenza sul territorio delle Forze dell’Ordine (17,3%).

Di pari passo, la fiducia viene poi anche riposta nelle aziende che producono automobili e pneumatici attraverso la costante evoluzione di tecnologie in grado di dar vita a nuovi sistemi che aiutino a frenare per tempo e in maniera efficace, a sistemi per il controllo della stabilità in caso di frenata, a sensori di rilevazione della stanchezza. Non a caso il 41,3% dei laziali considera fondamentali sui mezzi di trasporto personali del futuro, la presenza di sistemi di sicurezza e di alert affidabili in grado di evitare incidenti.

La sicurezza stradale, secondo la percezione degli intervistati, dipende quindi principalmente da chi è al volante. Un dato che accomuna tutta l’Italia e che trova conferma nei dati Ocse secondo cui il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore, confermando così quanto sia necessaria un’opera di sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della condivisione della strada.

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METODOLOGIA la ricerca si è avvalsa di 2.000 interviste realizzate con metodologia mista CATI E CAWI su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Il campione è stato determinato attraverso una stratificazione proporzionale multipla, basata sui caratteri di sesso, età e area di residenza.