Ex Ilva, “Call to action”: un documento per la chiusura delle fonti inquinanti

Lo scorso 21 marzo, dando corso all’invito  “CALL TO ACTION”, promosso da ‘Giustizia per Taranto’, è stato istituito un Tavolo Tecnico pubblico finalizzato ad individuare strategie e strumenti comuni ed efficaci, al fine di portare all’attenzione del sindaco di Taranto le evidenze scientifiche in materia di inquinamento e di danno sanitario che riguardano la città di Taranto. Tramite un apporto tecnico-giuridico il gruppo di esperti ha inteso, inoltre, fornire elementi atti a supportare l’adozione dei provvedimenti, oramai ritenuti indispensabili e non rinviabili “in difesa dei cittadini e avverso una filiera produttiva ormai desueta ed intollerabile”. A seguito dei numerosi incontri che ha visto il Tavolo Tecnico impegnato in queste settimane, è stato prodotto un documento che questa mattina è stato consegnato all’ufficio protocollo del Comune di Taranto, all’attenzione del sindaco. Nelle conclusioni del documento, ed alla luce dei dati riportati sul documento stesso, si evince ricorrano i presupposti di fatto e di diritto perché, ai sensi dell’articolo 50 co.5 D.lgs 267/2000, il sindaco di Taranto, in via contigibile ed urgente, ordini la sospensione delle attività e la chiusura di tutti gli impianti dello stabilimento ex ILVA. La relazione è stata elaborata dalle Dott.sse Daniela Spera, Barbara Amurri, Grazia Parisi e dagli Avvocati Leonardo La Porta, Francesco Stornello, Serena Gaetani, Luca Piccione e Francesco Coccioli. L’iniziativa è supportata dall’Associazione Giustizia per Taranto che ne condivide in pieno i contenuti e le finalità.