Ambiente, Di Maio (M5S) punta sul generale Sergio Costa come ministro

“Questa sarà la settimana in cui il Movimento 5 Stelle presenterà la sua proposta di ministri al presidente della Repubblica. Lo facciamo prima per spiegare agli italiani su quale patrimonio dovrebbe investire lo Stato”. Lo dice Luigi Di Maio a ‘In mezz’ora in più’, rendendo pubblico il primo dei nomi della squadra di governo se i 5 Stelle andranno a palazzo Chigi.

“Io vengo dalla Terra dei Fuochi e credo che il ministero dell’Ambiente sia un ministero centrale” e per questo ruolo “la nostra proposta è il generale dei carabinieri Sergio Costa, un uomo dello Stato che si è distinto nella lotta ai crimini ambientali”.

Questo il commento di  Costa: “Da servitore dello Stato, qualora il premier incaricato ritenesse di indicarmi come possibile ministro dell’Ambiente, mi renderò disponibile”.

“Laureato in Scienze Agrarie, master in Diritto dell’Ambiente e specializzato in investigazioni ambientali, da sempre impegnato nel contrasto alle ecomafie e al clan dei Casalesi”, si legge sulla pagina Facebook di Di Maio, in una breve biografia dedicata all’ufficiale.

DISCARICHE – “Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi di Europa seppellita nel territorio di Caserta, mettendo a nudo gli opachi rapporti delinquenziali nell’ambito dei rifiuti tossici. Ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio”.

INDAGINI – Inoltre, si legge, “ha operato attivamente nell’ambito di indagini internazionali sempre nell’ambito di traffico illecito di rifiuti nocivi. Ha collaborato con la Direzione Nazionale Antimafia nello svolgimento di analisi investigative ambientali sull’intero territorio nazionale”.

LA SQUADRA – Inoltre, ha detto Di Maio, “proporremo come ministri persone che sono patrimonio dello Stato e non solo del movimento, con donne nei ruoli chiave, e tante sorprese in squadra”.

4 MARZO – E ancora: “Non siamo disposti ad alleanze e a grandi intese, ma non vogliamo lasciare il Paese nel caos. La sera delle elezioni, se noi saremo primo partito senza maggioranza assoluta, faremo un appello alle altre forze politiche: firmiamo un contratto sul programma”. (Adnkronos)