Ilva, Galante (M5S) replica a Peacelink: “Porte aperte, lavoriamo uniti”

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“Ancora una volta i cittadini tarantini sono rimasti ostaggi dell’ormai celeberrimo fenomeno dei “wind days”. Così ancora una volta è il territorio a doversi adeguare alle esigenze dell’ILVA e non il contrario: una vera e propria privazione della libertà personale e del diritto alla salute”.

Si esprime così il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Marco Galante a seguito dell’ennesima (la decima negli ultimi tre mesi) ordinanza emessa dal primo cittadino di Taranto con cui si prevedono numerose restrizioni per i cittadini, tra cui la chiusura delle scuole. “Il M5S a Taranto aveva chiesto al Sindaco di provvedere a chiudere le fonti inquinanti durante i Wind Days e non le scuole, ma la mozione in questione è stata puntualmente bocciata. Tutto ciò è vergognoso – incalza Galante – soprattutto se si considera che in molti casi tali ordinanze del Sindaco non producono gli effetti desiderati, in quanto con le scuole chiuse troviamo gli stessi bambini in giro con i genitori, o che giocano all’aperto”.

Galante replicando alla nota pubblicata dall’associazione Peacelink circa la presunta esclusione dal progetto di redazione della legge speciale su Taranto approvata ieri in Consiglio regionale, ribadisce la totale apertura del gruppo M5S alla collaborazione con soggetti e associazioni del territorio (collaborazione proficua che c’è già stata in numerose occasioni e su diverse tematiche) nell’interesse dello stesso.

“Apprendo inoltre con rammarico – prosegue Galante – della nota pubblicata dall’associazione Peacelink con cui il M5S ha collaborato volentieri in diverse occasioni: ad esempio sul progetto “osservatorio in realtime” o quando ne abbiamo richiesto la convocazione in audizione per discutere dei dati epidemiologici forniti dal Centro salute e ambiente per i danni provocati dai wind days e così via.

D’altronde, noi del Movimento 5 Stelle siamo stati gli unici e i primi ad aver organizzato un Convegno internazionale sulla riconversione economica, chiamando esperti della regione tedesca della Ruhr, dalla Polonia oltre che l’assessore di Bilbao. Per di più, è proprio grazie al nostro intervento che all’interno della Legge su Taranto si parla anche di “riconversione economica”, di ” superamento della cultura dell’acciaio” e di “blue economy”.

La partecipazione è e sarà sempre il nostro metodo di far politica, non a caso siamo stati proprio noi a richiedere anche il coinvolgimento dell’università e, ribadiamo fin da ora la nostra massima apertura e disponibilità ad incontrare Peacelink e tutti i soggetti interessati che vogliano dare il loro contributo a quella che sarà la vera fase critica e allo stesso tempo nevralgica, di tutto questo processo: ovvero la definizione del Piano strategico, fondamentale strumento programmatico che disegnerà le linee di sviluppo future e progetti da realizzare con il coinvolgimento di tutti, nei tempi e nei luoghi che riterranno più opportuni.

Soprattutto quando si parla di tematiche serie come questa – conclude – è più che necessaria una unità di intenti e noi del M5S crediamo di aver dimostrato ancora una volta la maturità necessaria anche in questa occasione superando le divisioni politiche nell’interesse dei cittadini e del territorio”.