Ilva, Fiom Cgil: è una fabbrica che rischia il collasso

Ilva Taranto

“In questi giorni e nelle prossime settimane saremo impegnati nella gestione della difficile trattativa con Arcerol Mittal che riguarda il futuro produttivo dello stabilimento siderurgico, ma soprattutto quello ambientale e occupazionale di un intero territorio. L’attuale balletto istituzionale non aiuta a sedersi attorno ad un tavolo per trovare le migliori soluzione per uscire da una trattativa ormai ingessata e che non produce avanzamenti importanti”. E’ quanto si legge in una nota della FIOM-CGIL.

“Oltre il futuro di Taranto – si legge – ci preoccupa anche il presente all’interno della fabbrica. Troppe incognite che molte volte non ricevono risposte dalla Direzione aziendale che di volta in volta chiude impianti e rinvia manutenzioni di natura straordinaria e ordinaria necessaria a garantire la sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia degli impianti.

La FIOM-CGIL ha inoltrato, in data 03/01/2018, un comunicato al Direttore di Stabilimento chiedendo un incontro urgente per discutere dell’attuale situazione inerente la produzione e l’assetto di marcia dello stabilimento di Taranto soprattutto in riferimento ai reparti coinvolti da fermate, ovvero colata continua 5, parco Grf, area tubificio, pla/2, treno nastri 1, laf zincatura 1-dec/1.

La Fiom Cgil ribadisce che la salvaguardia dello stabilimento non può prescindere da una programmazione degli assetti di marcia che, allo stato attuale, non può essere legata ad una trattativa che risulta ancora in una fase di stasi”.

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