Io sono un filo d’erba che trema: a Taranto il progetto Green Routes

 

Con l’artista Guendalina Salini inauguriamo un programma di residenze che si svolgeranno a Taranto nell’ambito del progetto Green Routes, finanziato dalla Fondazione con il sud con il bando “Ambiente è Sviluppo” di cui sono partner: Augeo, ECCOM Progetti Srl, Bocche del Vento, Zona, Cefop.

L’intento è quello di disseminare, lungo tutto l’arco del progetto, interventi artistici che nascono dal rapporto con le comunità e che contribuiscono a creare delle opere d’arte con cui interagire quotidianamente, per lasciare un segno tangibile nel paesaggio urbano fatto di dialoghi con la natura favoriti dagli artisti.

La prima residenza è volta a creare un’opera partecipata, articolata in due momenti il primo laboratoriale dove i cittadini di Taranto sono invitati a scrivere e disegnare sulla terra con semi di grano antico, le parole, le speranze, i sentimenti, i simboli ispirati alla poesia di Rocco Scotellaro “La mia bella patria”, per farli germogliare e crescere.

Gli interventi sono disseminati nella città vecchia, a Paolo VI, a Tamburi, nell’Ecomuseo Palude la Vela sul Mar Piccolo, sono all’interno di alberghi, bar, teatri, coworking, barche e in tante case private. Il secondo momento darà vita all’opera finale che sarà realizzata, dopo che le parole e i disegni avranno preso vita all’interno di una corte nella città vecchia.

Il disegno che si comporrà si ispira a un motivo geometrico musivo antico, presente al Marta, Museo Archeologico di Taranto, ed evoca la resilienza della natura nella città, che si insinua in ogni fessura, riempie gli spazi vuoti, si inerpica, creando un tappeto, simbolo di accoglienza, convivialità, incontro.

Il primo momento laboratoriale con le comunità confluirà in un lavoro fotografico realizzato in collaborazione con Isolab che darà vita ad un mostra itinerante che farà tappa a Lecce e a Taranto. La mostra si inserisce nell’ambito del premio “GREEN HEART” nato allo scopo di stimolare la riflessione sulle relazioni con il paesaggio e le comunità e il consolidamento della responsabilità sociale ed etica degli artisti..

Il premio, è promosso dall’associazione “LeMiriadi49” in collaborazione con ECCOM Progetti Srl, 34Fuso a.p.s. e Il Formicaio a.p.s., è sostenuto da Regione Puglia sul Programma delle Attività Culturali per il triennio 2016/2018.

Biografia

Guendalina Salini. Artista di Roma con all’attivo diverse mostre nazionali e internazionali. Dopo gli studi a Londra dove conferisce un Master in fine art alla Middlesex University, inizia ad esporre con gallerie d’arte e spazi no profit. Rientrata in Italia collabora con diversi curatori esponendo in gallerie private (ST, Ex Elettrofonica, Il Segno) fondazioni (Fondazione Fendi, Fondazione Baruchello, Auditorium-Fondazione Musica per Roma) Festival del cinema (Locarno, Roma) Musei (Macro, MAXXI, Istituto Geografico Italiano), teatri e fiere dell’arte (Milano, Torino, Parigi, Londra, Istanbul, Buenos Aires), collabora con il progetto della Casa della Paesologia e Festival di Aliano pensati dallo scrittore e poeta Franco Arminio. La sua ricerca utilizza diversi mezzi dall’installazione al video, al collage, al disegno, alla fotografia, alla performance. Ha condotto diversi laboratori didattici e progetti partecipati collaborando con associazioni come Oikos sostenibile (per cui è direttrice artistica di Stazione a Sud Est- residenza per viandanti e artisti nella stazione di Otranto), Medu – Medici per i diritti umani, MAAM – Museo dell’altro e dell’altrove, Teatro Valle e Cinema Palazzo e organizzando diverse mostre ed eventi con altri artisti e performers.

Io sono un filo d’erba che trema – Avviato il 18 aprile, si conclude il 22 aprile.

Progetto Green Routes

 

Be the first to comment on "Io sono un filo d’erba che trema: a Taranto il progetto Green Routes"

Tinggalkan komentar