Incidenti in Ilva ed Eni, Taras in Movimento: non si può vivere in ansia continua

“Non è un pesce d’aprile ma un vero e proprio incendio con tanto di allarme, lingue di fuoco e vigili del fuoco a domare le fiamme. La combustione è avvenuta nella notte del primo aprile all’interno della raffineria ENI ed ha interessato l’impianto di Topping in cui si distilla il greggio”. E’ quanto si legge in una nota stampa del meetUp Taras in MoVimento.

“Inutile stare a ribadire la gravità dell’episodio e le conseguenze disastrose di una eventuale reazione a catena – si legge ancora – ricordiamo infatti che, nelle prossimità dello stabilimento Eni ci sono altre industrie a rischio di incidente rilevante come, Basile Petroli, Ilva, Taranto Energia (interno all’ilva), che in caso di sciagure metterebbero in serio pericolo l’intera popolazione tarantina, con il rilascio di sostanze tossiche in aria acqua e terreno.

Gli incidenti nella zona industriale si susseguono con puntualità disarmante, siamo in continua agitazione ma nessuno sembra preoccuparsene, probabilmente si è in attesa dell’evento catastrofico per porre Taranto nuovamente al centro dell’interesse nazionale. L’episodio non ha avuto la rilevanza che avrebbe meritato e questo ci fa sospettare che si voglia deliberatamente non parlare di raffineria visti gli interessi monetari che girano intorno.

Il meetUp Taras in MoVimento si dichiara estremamente preoccupato, non si può vivere nella costante ansia dell’incidente imminente. A ciò si deve aggiungere la paradossale situazione che, ad oggi, I piani di emergenza esterni degli impianti Ilva, Taranto Energia ed ENI non sono stati ancora aggiornati, nonostante siano trascorsi i tre anni previsti dalla legge. Appare fin troppo evidente che la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini non sembra essere argomento interessante per chi dovrebbe tutelarci”.

Tra l’altro, proprio oggi, è stata divulgata la notizia di una falla nel forno 1 dell’Acciaieria 1 all’Ilva di Taranto a conferma della situazione di precarietà che si vive sul versante della sicurezza all’interno del siderurgico.

1 Comment on "Incidenti in Ilva ed Eni, Taras in Movimento: non si può vivere in ansia continua"

  1. Vanni Ninni | 5 Aprile 2017 pada 0:35 |

    “che in caso di sciagure metterebbero in serio pericolo l’intera popolazione tarantina, con il rilascio di sostanze tossiche in aria acqua e terreno.”
    Spero che qualcuno stia scherzando: il PEE (Piano di Emergenza Esterno) parla in maniera molto chiara:
    NON VI E’ NESSUN TIPO DI RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE PER LA POPOLAZIONE TARANTINA!!!
    se qualcuno e’ a conoscenza di informazioni differenti le rendesse subito note al Prefetto che e’ il responsabile del rispetto del DL 105 del giugno 2015.
    (l’ultimo piano di sicurezza dell’ENI parla di nube tossica che non si allontanerebbe piu di qualche centinaio di metri dallo stabilimento)
    Vanni Ninni
    portavoce 1000xtaranto
    millextaranto@gmail.com

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