Ilva, i migranti donano il pocket money per aiutare i bimbi di Taranto

“Ho sentito dentro di me che era giusto partecipare a questa iniziativa perché è un modo per ricambiare l’accoglienza e l’aiuto che questa città mi ha offerto”. Zazou Daouda ha appena indossato la maglia “Ie jesche pacce pe te!!!” e la mostra con orgoglio. È uno degli ospiti della cooperativa Costruiamo Insieme che ha scelto di donare un parte del suo pocket money per acquistare la t-shirt sponsorizzata da Nadia Toffa de Le Iene e il cui ricavato sarà devoluto per la cura dei bambini ammalati nel capoluogo ionico a causa dell’inquinamento ambientale e non solo.

“I bambini di Taranto – ha aggiunto Zazou – hanno bisogno di aiuto e allora ho deciso di donare il mio piccolo contributo con il cuore: chi come me ha vissuto esperienze terribili sa cosa significa trovare qualcuno che ti aiuto”. Le prime magliette sono arrivate nella struttura del centro di Taranto pochi giorni fa e altre ne arriveranno ancora nei prossimi giorni: “siamo stati aiutati dagli italiani quando eravamo i mare e ora non ho voluto tirarmi indietro.: ho comprato questa maglia per dare il mio aiuto ai bambini” aggiunge Sadio Tandian. Per Fofana Modou lamin, inoltre, indossare la maglia vuol dire poter ringraziare che gli ha dato l’opportunità di fare “una scelta bellissima per i bambini”.

È stato un vero e proprio giorno di festa nella cooperativa guidata da Nicola Sansonetti: rinunciare a un parte del pocket money per gli ospiti è stata occasione per sentirsi vicini a chi soffre. Non solo. Anche per gli operatori è stata una splendida iniziativa. “Quando si parla di solidarietà – ha spiegato Idrees Babka, giovane migrante assunto da Costuiamo Insieme – non ci sono differenze qui a Costruiamo: noi operatori insieme agli ospiti ci sentiamo in questo momento stretti in unico sorriso accanto ai bambini che hanno bisogno di curarsi”.

Nei prossimi giorni arriveranno anche altre magliette in via Cavallotti perché la solidarietà e la partecipazione sta crescendo ogni giorno. “Siamo felicissimi di questa risposta e di questo entusiasmo – ha commentato Nicole Sansonetti – perché offre una serie di spunti su cui riflette quando si parla di accoglienza e integrazione. Innanzitutto è la dimostrazione che i migranti hanno preso a cuore la terra che li ospita e la gente che la abita e vogliono contribuire direttamente a migliorarla. Vorrei sottolineare che per chi riceve circa 70 euro al mese una donazione per l’acquisto di una maglietta di beneficenza è un gesto che assume un significato ancora più forte. Inoltre – ha aggiunto la presidente di Costruiamo Insieme – questa gara di solidarietà è anche la prova del fatto che se lo staff lavora con competenza e partecipazioni, gli ospiti riescono a comprendere fino in fondo le difficoltà del territorio e, come in questo caso, posso dimostrare di non essere un peso, ma una risorsa”.

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