Sviluppare la capacità reinterpretativa per vivere con più fiducia

Lungo il percorso della nostra vita si avvicendano numerosissime esperienze positive e negative. Le prime ci fanno stare bene e le seconde, comunemente, ci apportano malessere, sia psicologico che fisico. Ma decidere cosa è brutto o bello, negativo o positivo, favorevole o sfavorevole, a volte, dipende anche dalle nostre aspettative e dalla nostra capacità o incapacità di saper cogliere o meno opportunità, vantaggi e insegnamenti, a noi favorevoli, anche lì dove apparentemente sembra tutto venirci contro.

La capacità reinterpretativa altro non è che proprio questo, cioè saper individuare e sfruttare aspetti utili – e che quindi ci mettono di buon umore o quanto meno ci evitano disistima e depressioni – in ogni situazione ed esperienza che crediamo per noi avversa o disastrosa. Ovviamente, la capacità reinterpretativa della nostra mente, pur essendo una capacità del tutto naturale e spontanea, va allenata costantemente, altrimenti tende ad affievolirsi e con gli anni a perdersi completamente.

Così, capita che ci ritroviamo nel bel mezzo del cammino della nostra vita con una visione costantemente focalizzata su tutto ciò che di brutto accade e ci accade, senza avere la minima idea di quanto in realtà ci stiamo perdendo se solo provassimo a dare una piccola occhiata oltre. E allora, come fare per stimolare questa capacità reinterpretativa ormai sopita? Come allenarci a vivere con un pizzico di fiducia in più sia in noi stessi che negli altri e nella realtà in generale? Ebbene, se siete disposti a lavorare un po’ su voi stessi, a mettervi in gioco e a sperimentarvi, sarete sicuramente ripagati del piccolo sforzo iniziale.

Cominciate con il riportare alla memoria un qualunque episodio del vostro passato – o se preferite anche del presente – che giudicate o avete giudicato negativo, doloroso, frustrante. Una vicenda, insomma, che vi ha provocato malessere e che avreste voluto evitarvi con tutto il cuore. Ad esempio, siete stati lasciati dal vostro partner, che ha preferito di punto in bianco altre braccia, oppure, vi siete ammalati proprio quando avevate in mente di partire per una vacanza, o ancora, siete state costretti a restare chiusi in casa per colpa di un temporale mentre avreste voluto incontrare i vostri cari amici per una pizza e una birra. Potremmo continuare all’infinito con casi piccoli o grandi e anche più tragici e voi sicuramente avrete le vostre esperienze personali.

Dunque, proviamo ora a fare un’analisi reinterpretativa. Se può aiutarvi, organizzatevi da soli o con una persona fidata o un gruppo di amici e svolgete questo esercizio come se fosse un gioco. Mettete al centro della vostra stanza due sedie, una di fronte all’altra. Decidete quale delle due sarà la sedia dell’esperienza negativa e quale quella dell’esperienza positiva.

Sedete prima su quella che raccoglierà tutto il vostro sconforto e la vostra rabbia e lasciate libera l’altra. Quando avrete terminato di raccontarvi o di condividere con chi è con voi la vostra storia con tutti i suoi aspetti negativi, alzatevi e sedetevi sull’altra sedia, sforzandovi, ora, di trovare gli aspetti positivi della vostra esperienza.

Inizialmente avrete notevoli difficoltà ad osservare la vostra vicenda di sofferenza da un’altra ottica e a trasformarla in un episodio di grande vantaggio per voi. Ma almeno provateci. Permettete alla vostra mente di abituarsi gradualmente a considerare sempre più punti di vista. Continuate senza abbattervi. Sarà naturale dirvi: “non ci vedo proprio nulla di positivo in tutto questo” . Ma la sfida consisterà proprio nell’imparare ad andare oltre ogni apparenza o vissuto.

Vi assicuro che l’esercizio delle due sedie è molto efficace, se vi concederete un po’ di tempo e vi armerete di pazienza. Dopo qualche esercitazione, man mano che i piccoli vantaggi e le conseguenze positive cominceranno ad affiorare, vi renderete conto che tutto ciò era stato sempre presente, sotto i vostri occhi e nel vostro cuore, ma non eravate più in grado di sentire e vedere nulla, offuscati dalla rabbia e dalla sofferenza o dalla delusione. Saper trarre oro, anche dalle esperienze più negative ci aiuta notevolmente ad andare avanti con una più alta qualità di vita e a crescere come persone. Ma ci aiuta soprattutto a scoprire che non esiste mai una sola verità. Le sfaccettature della realtà sono tante e la vita non è mai contro di noi.

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A cura di Elisa Albano

Psicologa – Scrittrice

Sito internet: http://www.elisalbano.it/

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