Si torna a discutere del progetto del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline), ennesima opera inutile voluta dal Governo, perchè il portavoce Diego De Lorenzis, Capogruppo del M5S della IX Commissione Trasporti della Camera, che da tempo ne denuncia l’illegittimità e la gravissima illegalità, ha segnalato, tra le altre violazioni, il mancato rispetto del termine di inizio dei lavori, imposto dall’autorizzazione unica concessa.
“L’autorizzazione deve essere considerata scaduta!” – dichiara il portavoce – “Per questo, come avevamo denunciato già mesi fa, anche in Procura, dopo aver rifiutato la giustificazione che la Società Tap potesse decidere in autonomia come iniziare i lavori, non si possono considerare iniziati i lavori se solo si recinta una zona circa 100 metri, la si transenna con una rete plastificata e si appende un cartello con la scritta “area di cantiere”. Giorno 15 maggio, TAP ha messo le recinzioni ma non c’era nessuno a lavorare, così come non c’era nessuno anche giorno 16! Molti cittadini e giornalisti erano presenti e l’assenza delle attività di cantiere è documentata dai rapporti di Digos, Vigili Urbani e Carabinieri.”
“Il Ministero dello Sviluppo Economico pertanto afferma il falso!” – tuona De Lorenzis – “Anzi lo stesso Ministero dell’Ambiente in una nota aveva smentito il Ministero dello Sviluppo Economico che all’indomani del finto inizio dei lavori aveva sostenuto la regolarità del cantiere. La risposta di oggi conferma i nostri peggiori timori sulla assoluta mancanza di legalità e trasparenza su quest’opera! – continua il portavoce – è chiaro che tutta la questione è intrisa da malaffare visto che, secondo i magistrati della Procura di Milano, l’ex deputato comasco dell’Udc, Luca Volontè, ora indagato per corruzione e riciclaggio, avrebbe intascato una tangente da due milioni e 390mila euro data dal governo dell’Azerbaijan per sostenere le posizioni politiche dello Stato straniero dietro il pagamento di denaro e candidamente il governo ha ammesso di non essere interessato a questa vicenda”.
“Nel frattempo TAP sta pubblicizzando i finanziamenti – precisa il deputato – che ammontano fino a 25 mila euro ciascuno, da dare alle associazioni che hanno presentato progetti all’interno dell’iniziativa “TAp-Star” svelando che l’unico modo di procedere di cui sono capaci è volersi comprare il consenso dell’opinione pubblica come fossimo una colonia. Ringrazio i tanti cittadini attivi che non si vendono a TAP e che si battono per legalità e trasparenza vigilando costantemente mentre il Governo colpevolmente dorme.
Il Governo non ha risposto neanche in merito alle nostre preoccupazioni sul contesto Geopolitico instabile della Turchia, come non ha mai commentato la mancanza di diritti umani e civili nella dittatura dell’Azerbaijan – conclude De Lorenzis – il Ministero dello Sviluppo Economico ha ammesso l’inizio dei lavori, ma in evidente violazione delle prescrizioni ante operam a tutt’oggi mancanti. In ogni caso non resta che dichiarare scaduta la concessione, comunicare all’Europa le violazioni commesse da TAP e bloccare l’opera”.
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