Stile e autostima: esaltiamo i nostri punti di forza

Per sviluppare e mantenere una buona stima di sé servono molte cose, di cui in parte abbiamo già parlato abbondantemente in altri articoli. Ad esempio, è utile fare attenzione al proprio dialogo interiore, evitando riflessioni disfattiste e sviluppando un atteggiamento mentale sempre possibilista. Bisogna guardarsi dalle relazioni distruttive e circondarsi di partner e persone motivanti e incoraggianti.

È necessario anche imparare ad essere organizzate e a non rinviare, così come è fondamentale sviluppare una percezione equilibrata, tra aspetti positivi e negativi, sia della realtà che degli altri e di se stessi. E l’elenco certo non si esaurisce qui. Ma tra i tanti aspetti che possono darci una mano a riportarci su, lungo il termometro dell’autostima, c’è anche la cura di sé, intesa non solo come ordine e pulizia, ma anche come ricerca oculata di un abbigliamento che riesca ad esaltare i nostri punti di forza.

Trovare il proprio stile, dunque, può rimetterci di buon umore e farci sentire fiduciosi nelle nostre possibilità. Per ottenere al meglio questo risultato oggi ci si può affidare a delle professioniste che hanno fatto della ricerca dello stile il proprio mestiere dando prova altresì di coraggio e intraprendenza, proprio in un periodo storico in cui i giovani – e soprattutto le donne – sembrano non avere sbocco e aver perso la motivazione a realizzare i propri sogni.

Ne parliamo, allora, con la dottoressa Manuela De Rinaldis, giovanissima Consulente di Stile e personal shopper, creatrice del progetto “Essere e Stile”, amica e collaboratrice.

Quando e dove è nata l’idea del progetto Essere e Stile?

Il mio progetto è nato in un periodo particolare: in piena crisi economica! Scarseggiavano i finanziamenti per i progetti nei quali spesso ho collaborato come esperto esterno. Le aziende perdevano commesse e non assumevano, il mercato del lavoro era abbastanza fermo. Avevo due possibilità: deprimermi (e non è da me!) o sfruttare quel tempo per capire bene cosa mi sarebbe piaciuto di più fare, orientando e arricchendo le mie competenze per il raggiungimento di quell’obiettivo.

E così ho fatto! La moda, lo stile senza tempo, la cura del dettaglio sono sempre stati la mia passione. Alcune esperienze lavorative mi avevano portato a contatto con il mondo della moda, altre invece mi avevano consentito di incontrare molte donne di diversa estrazione sociale per lavori di ricerca sui tempi di conciliazione vita-lavoro, mi piaceva ascoltarle e vedere come il modo di comunicare e la loro autostima fossero correlate al modo di abbigliarsi, di parlare e muoversi.

In più, in quel periodo, seguivo in tv le trasmissioni di una nota consulente d’immagine di Milano ed è stato proprio mentre guardavo una di queste trasmissioni, che mio marito ha esclamato: sarebbe proprio il lavoro per te! Era vero. Quello era proprio il lavoro che mi sarebbe piaciuto fare: consigliare le donne sul modo adeguato di vestire in relazione all’età, alle occasioni d’uso e alla fisicità, partendo sempre dal loro gusto personale. E in più aiutarle a liberarsi dai raffronti con gli stereotipi di bellezza comuni, renderle indipendenti dalle pressioni del consumismo della moda o dal potere del logo, per poter costruire uno stile proprio, sentito e vissuto come una seconda pelle. Così, dopo aver fatto un corso di consulenza d’immagine a Roma, nasce il mio Essere e Stile! (www.essereestile.it)

In che modo pensi l’abbigliamento, il saper risaltare la propria figura e il saper mimetizzare quelle che si considerano, a volte, imperfezioni nella propria struttura corporea possano aiutare a mantenere una buona stima di sé e a volte a risollevarsi da sconfitte, abbattimenti e perdite?

La bellezza è nell’occhio di chi guarda e quando siamo di fronte allo specchio spesso siamo dei giudici implacabili, anche perché tendiamo a raffrontarci con ideali di bellezza e perfezione che di fatto in natura non esistono o sono molto rari. Lasciarsi guidare per adeguare l’abbigliamento e gli accessori alla propria fisicità e alla propria personalità è fondamentale anche per favorire un buon rapporto con quelle imperfezioni che a volte rischiano di farci sfuggire quanta bellezza è in ognuno di noi. Ci vuole poco per valorizzare l’immagine di una persona, basta saper scegliere i modelli, i colori e gli accessori giusti! E anche nelle situazioni di vita difficili uno dei primi passi per star meglio è quello di curare maggiormente il nostro aspetto e il nostro modo di vestire, perché il vederci bene influirà sul nostro umore e ci aiuterà a sentirci meglio.

Cosa ti senti di suggerire alle donne che hanno in mente un progetto, un sogno, ma non trovano il coraggio di osare?

Sicuramente di perseverare nel sogno, perché, come qualcuno ha detto, se ci credi, lo puoi fare! Richiede grandi sforzi ed è complicato, ma si può. Nel mio caso è stato fondamentale anche l’appoggio della mia famiglia e delle mie amiche più care, che hanno da subito creduto insieme a me nelle potenzialità del progetto.

Come immagini il futuro della tua professione?

A mio avviso crescerà il numero dei professionisti e degli imprenditori che si avvarranno della consulenza per migliorare e rendere più efficace la comunicazione col cliente e per creare un’immagine coerente col brand dell’azienda. Il ruolo del consulente sarà sempre più indispensabile e settoriale, anche in affiancamento all’attività di altri professionisti del benessere come ad esempio psicologi, nutrizionisti, estetisti.        

Continuiamo a chiacchierare ancora un po’ sedute a un tavolino del bar davanti a una tazza di the, mentre il sole comincia a tramontare. Nascono nuove idee e progetti ed entrambe sappiamo che c’è molto da lavorare per aiutare le donne a tirare fuori il meglio di sé e a metterlo in campo ma sappiamo anche che nulla ci fermerà.

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