Porto di Taranto: allo studio Agenzia di riqualificazione professionale per gli ex addetti Tct

Procede l’attività del Governo finalizzata alla ripartenza produttiva del Porto di Taranto e alla tutela dei lavoratori dell’ex terminalista. In vista della scadenza, a settembre, della cassa integrazione per i 529 ex addetti della TCT, si è tenuto infatti ieri pomeriggio a Palazzo Chigi un incontro con tutti i soggetti coinvolti nell’operazione di rilancio complessivo di Taranto, nel corso del quale il Governo ha illustrato le soluzioni individuate per la ripresa delle attività del Porto. Lo rende noto l’ufficio stampa di palazzo Chigi.

“Alla riunione, coordinata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti – si legge in una nota – hanno partecipato il vice Ministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Franca Biondelli, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il Prefetto Umberto Guidato, il Presidente dell’Autorità portuale Sergio Prete, il Commissario per gli interventi di bonifica e ambientalizzazione Vera Corbelli, il Responsabile della Struttura di Missione della PCM Giampiero Marchesi, alti dirigenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e di Invitalia e le delegazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil”.

Nell’incontro, il governo ha prospettato la possibilità di istituire un’Agenzia per la fornitura di lavoro portuale e la riqualificazione professionale che, nella fase di rilancio produttivo ed occupazionale del Porto di Taranto, tuteli adeguatamente gli ex addetti TCT, consentendone un reimpiego flessibile. A breve è prevista una nuova riunione del Tavolo per la definizione del percorso che porterà alla costituzione dell’Agenzia.

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