In un cortometraggio la storia di Erasmo Iacovone – Concluse a Taranto le riprese

Premessa – Erasmo Iacovone. Iaco. La sua storia sarà protagonista di un cortometraggio. Lo apprendo da una nota della Apulia Film Commission e mi commuovo. Capita ogni volta che quel nome viene pronunciato da qualcuno o che la sua immagine appare su uno schermo o su un ritaglio di giornale. Frammenti di vita passata riemergono nella memoria dopo aver attraversato una ferita mai rimarginata. Un lutto non ancora del tutto rielaborato che appartiene alla memoria di una intera comunità. Non solo quella che la domenica gremiva gli spalti del vecchio stadio in tubi innocenti. Iacovone apparteneva un po’ a tutti i tarantini, era il simbolo di un riscatto imminente, la promessa di una conquista impossibile, la speranza di un ribaltamento di prospettiva: Taranto che vince, Taranto che va in serie A, Taranto che finalmente ce la fa. E invece, in una maledetta notte di febbraio, Iaco muore e con lui si perde anche lo slancio di una città che non è mai riuscita a decollare. Muore anche una parte della bimbetta che ero. Quella che andava allo stadio tenendo stretta la mano di un papà poliziotto, anzi celerino. Solo crescendo avrei scoperto quanto il suo ruolo fosse inviso ad una parte della tifoseria più estrema. Ma qui non stiamo parlando di calcio, né di divise. Solo di vita. Speranze. Disincanto. E morte. 

“IACO”: IL CORTOMETRAGGIO

Sono appena terminate a Taranto le riprese del cortometraggio “Iaco“, scritto e diretto da Alessandro Zizzo e prodotto da Apulia Film Commission, puntata 1 della serie web del Progetto Memoria 2016. La produzione esecutiva è curata da Kimerafilm srl. Prestigioso il gruppo di interpreti, tra cui Cosimo Cinieri, Angelo Argentina, Serena Iansiti e molti interpreti locali tra cui i giovanissimi Paolo Lippolis e Fabio Ferrara.

Il film racconta la tragica scomparsa di Erasmo Iacovone, giovane promessa del calcio italiano stroncata da uno scontro in automobile sulla statale Taranto- Lecce, la sera del 6 febbraio 1978. Una sfortunata serie di eventi che hanno portato un ladro di automobili a scontrarsi fatalmente con il destino di Erasmo Iacovone, all’epoca all’apice della sua carriera calcistica nelle fila dell’A.S. Taranto, colpevole solo di aver percorso una strada nel momento sbagliato. Un episodio che fa parte della memoria collettiva della comunità tarantina.

“Erasmo Iacovone ci ha lasciati tragicamente dopo una cena con alcuni compagni di squadra – ricorda il regista Zizzo – era il momento più importante della sua carriera e della storia del calcio a Taranto. Un momento di speranza: il possibile approdo in serie A, le prospettive di una città che nello sport e nell’industria riponeva le proprie speranze. Ecco perché il suo nome risuona ogni domenica, da 30 anni, nello stadio a lui dedicato. Raccontare la sua storia è rendere viva la memoria di una comunità dove i simboli non sbiadiscono se restano nel cuore di chi continua a sognare”.

Le riprese hanno interessato i comuni di Maruggio, Manduria e Taranto. “Sono tante  le persone che ci hanno aiutato – continua Zizzo – enti locali, tifosi e semplici giornalisti. Ringraziamo l’amministrazione di Maruggio, in particolare il Sindaco Alfredo Longo e gli Assessori Maurizio Schirone e Tiziana Destratis. così come l’intera comunità per la disponibilità accordata”.

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