Raccontare la Resistenza ai tempi della guerra globale: è la “sfida” di Lidia Menapace, classe 1924, che sarà a Taranto, Palagiano e Pulsano per incontrare ragazzi e ragazze delle scuole e presentare il suo libro “Io, Partigiana – La mia Resistenza” edito da Manni.
Gli incontri, organizzati da “Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie” si terranno rispettivamente il 5 aprile a Taranto (nella sede di Libera in via Aristosseno 21 alle ore 9.30) il 6 a Palagiano (nella scuola “Rodari” alle ore 10) e Pulsano (evento organizzato dal presidio di Libera “Emanuela Loi” in collaborazione con lo Spi Cgil all’interno del Centro Anziani di Pulsano alle ore Quella della Menapace è stata una vita vissuta sempre in prima linea: durante la seconda guerra mondiale fu staffetta partigiana, successivamente si schierò al fianco del movimento pacifista e femminista. Ha anche ricoperto l’incarico di senatrice della Repubblica.
Nel suo libro racconta storie di vita personale che si intrecciano, inevitabilmente, con i grandi fatti della Storia. Atti di eroismo collettivo e personale che l’hanno portata a combattere il regime Cresciuta in un contesto familiare libero e democratico ha sempre lottato contro imposizioni maschili e maschiliste che la volevano relegata a “ruoli” prettamente femminili.
Durante la seconda guerra mondiale Lidia rifiuta di portare armi e imparare a sparare, ma fa la sua parte, come tante donne, quella di staffetta. Eppure, alla parata per celebrare la vittoria di partigiane e partigiani, le donne non furono invitate. Ancora oggi Lidia Menapace lotta strenuamente, si impegna attivamente contro le discriminazioni e prevaricazioni e vuole trasmettere i valori della memoria, della solidarietà e della fratellanza sopratutto alle nuove generazioni.
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