Ilva, il decreto approda a Montecitorio l’11 gennaio – Slitta attuazione piano ambientale

parlamento Le commissioni Attività produttive e Ambiente delle Camera hanno votato oggi  il mandato ai relatori chiudendo così l’esame del nono decreto Ilva. Il testo sarà in Aula a Montecitorio l’11 gennaio. Intanto, è stata aumentata del 10% l’integrazione al reddito dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Cornigliano attualmente in solidarietà. Lo prevede l’emendamento appena approvato del relatore Basso.

L’integrazione dal 60 al 70% è prevista solo fino al 30 settembre 2016 quando scade l’accordo di programma su Genova. L’emendamento prevede anche un altro strumento di integrazione del reddito e potrebbe portare il livello all’80% ed è la possibilità di utilizzare i lavoratori di Cornigliano come lavoratori socialmente utili. La copertura sarà a valere dal fondo del Mef per l’ammontare di 1,7 milioni.

FIOM: A GENOVA SCIOPERO CONFERMATO

“Non ho visto il testo dell’emendamento ma da quanto risulta dalle notizie di stampa l’emendamento approvato non garantisce la continuità di reddito né l’accordo di programma quindi per quanto riguarda la Fiom lo sciopero di lunedì resta confermato”. E’ stata questa la prima reazione del segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro, così come riporta l’Ansa. “Fino a ieri ci era stato detto che l’emendamento doveva prevedere 10 milioni di euro per due anni, invece la copertura è inferiore al fabbisogno e arriva solo a settembre  –  dichiara il sindacalista – visto che a settembre ai lavoratori di Cornigliano scade il primo anno di contratti di solidarietà e grazie al Jobs Act il loro reddito scenderà al 50% e visto che nel frattempo il governo vuole vendere l’Ilva è evidente che l’obiettivo è ridurre da subito i costi e far sì che chi comprerà o affitterà l’Ilva abbia mano libera non solo rispetto ai vincoli ambientali ma anche sull’occupazione dato che di fatto così viene cancellato l’accordo di programma per Cornigliano”.

PIANO AMBIENTALE DI PROROGA IN PROROGA

Da segnalare, poi, una novità che conferma il solito andazzo noto ai tarantini: viene prorogato al 30 giugno 2017 il termine per la realizzazione del piano ambientale. Lo prevede un emendamento del Pd approvato dalle commissioni Attività produttive ed Ambiente. Il decreto prevedeva già una proroga al 31 dicembre 2016 del termine. E così si continua ad andare avanti di proroga in proroga.

FINANZIAMENTI A ILVA FINO A 800 MILIONI

I commissari straordinari del gruppo Ilva potranno «contrarre finanziamenti statali» per 800 milioni di euro «al fine esclusivo dell’attuazione e della realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitarie». Lo prevede l’emendamento del governo, votato dalle commissioni. L’emendamento modifica il dettato del comma 489 della Stabilità dove il finanziamento di 800 milioni previsti era solo coperto da garanzia dello Stato.   Nei dettagli, l’emendamento prevede che i commissari possono contrarre finanziamenti fino a 600 milioni nel 2016 e fino a 200 milioni nel 2017. I relativi importi sono iscritti su apposito capitolo dello stato di previsione del Mise.

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