TARANTO – «I valori di Ipa e Pm10 non sono confrontabili: è come confrontare melanzane con peperoni». Lo ha detto Roberto Giua, direttore del Centro Regionale Aria (Arpa Puglia) questo pomeriggio a margine del dibattito organizzato dall’associazione la “Città che Vogliamo” sulla questione ambientale tarantina. Il dottor Giua ha commentato così il nuovo allarme Ipa lanciato oggi da Peacelink: «Il fatto che durante la mattina ci possano essere valori più alti di Ipa è possibile perché nelle prime ore del mattino c’è una stratificazione della bassa atmosfera per cui i valori possono salire. Gli Ipa totali (che non hanno un limite normato, ndr) contengono moltissime sostanze. Il benzo(a)pirene che è quello più cancerogeno, ed è quello normato dalla legge, ha un limite di 1 nanogrammo al metro cubo come media annuale. Attualmente a Taranto abbiamo valori che oscillano tra 0,1, 0,2, o,3 massimo come media annuale, molto al di sotto rispetto al limite di legge. Questo non significa che questi valori facciano bene perché il benzo(a)pirene è un cancerogeno e anche a quelle concentrazioni può dare effetti negativi, ma bisogna tenere presente che in periodi precedenti avevamo valori di 2, 3, 4 nanogrammi come media annuale. Indubbiamente è molto sceso questo valore». A breve l’approfondimento di Nicola Sammali su un incontro che vorrebbe fare chiarezza – grazie alla presenza di esperti di Arpa e Asl – sulla relazione messa a punto dalla Asl per consigliare ai cittadini ionici accorgimenti mirati a tutelare la salute nei giorni di wind-days e di maggiore criticità ambientale e sanitaria.
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