Referendum “No Triv”, Santorsola: “Esempio di sana politica che ci inorgoglisce”

trivelle puglia

trivellazioni-petrolifereBARI – “Ho condiviso i pareri negativi che sin dal 2011 la Regione Puglia ha espresso nei confronti delle prospezioni nel mare adriatico, ho accolto con gioia le pronunce di annullamento del decreto MATTM del TAR Lazio e quella del TAR Puglia, ho partecipato alle manifestazioni di dissenso promosse dalle associazioni ambientaliste del nostro territorio, ho fatto mio il timore delle ripercussioni che le tecniche di prospezione Air Gun potrebbero avere sull’ecosistema marino. Rispetto a questo va riaffermata la volontà dei pugliesi di preservare le risorse naturali ed il territorio anche in relazione alle scelte operate in tema di energia con la fase di aggiornamento del PEAR”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola, in relazione alle proposte referendarie approvate oggi dal Consiglio Regionale.

“La Puglia, in tempi risalenti, ha fatto scelte di sviluppo che vanno in direzione diversa rispetto all’uso del fossile, ha sposato la battaglia planetaria di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, in una parola ha abbracciato modelli sostenibili a scapito delle fonti non rinnovabili. In questo quadro hanno ripreso vigore iniziative economiche – prosegue Santorsola – che per la loro vocazione non sono assolutamente compatibili con l’ipotesi di prospezione e, men che meno, di coltivazione di idrocarburi in Adriatico. L’iniziativa concomitante di sei regioni nella direzione referendaria rappresenta un esempio concreto di sana politica che ci inorgoglisce, anche per il ruolo strategico che la Puglia ha giocato”.

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