Giù le mani dall’Arsenale – L’intervento di Fim, Fiom e Uilm

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Berrettini della Fim, Colopi della Fiom e Amatomaggi della Uilm    

arsenaleFim – Fiom – Uilm in tempi remoti e non sospetti comunicavano direttamente a tutte le Istituzioni e agli organi competenti ai loro massimi livelli e anche tramite gli organi di stampa (a cui va un particolare ringraziamento per l’assidua e puntuale divulgazione) tutte le preoccupazioni che, ormai da molto tempo denunciano. Il Contrammiraglio Imbriani nuovo direttore dell’Arsenale, già dal suo insediamento, ha tranquillizzato con promesse verbali ed argomenti già noti e ripetuti più volte da tutti i direttori che si sono avvicendati, negli anni precedenti.

Siamo stanchi e stufi di solo parole senza nessuna traccia di accordi sottoscritti sempre validi nel tempo. Tutto ciò è una strategia del Ministero della Difesa e Governo che, come il Contrammiraglio Boldrini, uomo totalmente silenzioso che a Taranto e in Arsenale, nessuno si accorgeva della sua presenza, poiché con il suo troppo silenzio si consentiva ad altri siti di attrezzarsi portando lavoro in altri cantieri.

Le notizie che ci giungono sono ormai dell’assoluta negazione di mettere risorse  a disposizione della struttura di Taranto. Invitiamo, pertanto, tutte le Istituzioni nazionali e locali (parlamentari, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto), affinché – facendo un fronte unico –  si eviti che un altro pezzo di lavoro della storia di Taranto possa prendere altri lidi. Metteremo in campo tutte le iniziative possibili per salvare  il “Sistema Difesa” che dà occupazione a tanti nostri concittadini. Alla luce di ciò, comunichiamo che lunedì 6 luglio, dalle ore 7,00 alle 9,00, si svolgerà l’assemblea dei lavoratori dell’Indotto Arsenale.

 

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