Decreto Ilva: alla Camera non sarà chiesta la fiducia

Ilva amianto

ilva-nuovo1Il governo non intende porre la questione di fiducia sul decreto legge Ilva: è quanto si è appreso ieri alla Camera da fonti parlamentari di maggioranza. Oggi saranno votati in Aula i circa 100 emendamenti e gli ordini del giorno al testo, dopo di che al voto finale sul provvedimento si arriverà martedì prossimo. L’Aula della Camera ha infatti bocciato le pregiudiziali dell’opposizione al dl Ilva.

Intanto ieri le associazioni dell’autotrasporto hanno trovato un accordo con i commissari straordinari di Ilva. L’intesa – secondo quanto riferiscono i trasportatori – prevede il pagamento in acconto dell’80% dell’importo sui lavori da effettuarsi e del 20% a 30 giorni. Lo ha riferito il vice presidente di Anita, Natale Mariella, al termine dell’incontro. Mariella ha sottolineato anche che è stato chiarito che la prededucibilità dei crediti pregressi riguarda inequivocabilmente le imprese di autotrasporto. L’accordo tra i commissari Ilva e gli autotrasportatori “è valido fino al 31 agosto, data in cui i commissari prevedono possa già esserci la new.co e quindi una gestione normale e non commissariata”, ha detto il vice-presidente dell’Anita, precisando che “se questo non succederà ci rimetteremo al tavolo”.

Si dovrebbe invece tenere questa mattina, sempre a Roma, l’incontro tra i commissari dell’Ilva e i rappresentanti degli auto-trasportatori di Taranto che non hanno partecipato al tavolo di ieri con Anita e Unatras. Il vertice di ieri era stato chiesto dalla federazione dell’autotrasporto per chiarire la situazione dei pagamenti dei crediti maturati (che riguarda Taranto, Novi Ligure e Marghera) prima del 21 gennaio, data d’ingresso dell’Ilva in amministrazione straordinaria. Gli autotrasportatori tarantini hanno deciso di disertare l’appuntamento perché vorrebbero incontrare i commissari dell’Ilva a Taranto.

Chiedono garanzie immediate per gli 8 mesi di stipendio arretrati manifestando da oltre un mese con un presidio davanti alla portineria imprese dello stabilimento e restrizioni all’ingresso dei mezzi che trasportano materie prime per l’attività siderurgica. I manifestanti chiedono l’immediata liquidazione almeno di una parte dei loro crediti. “I nostri colleghi – sottolinea Stefano Castronuovo, segretario provinciale di Sna Casartigiani – sono delusi dalle risposte ottenute fino a questo momento. Siamo in contatto con i nostri referenti nazionali e attendiamo l’esito dell’incontro romano per decidere le prossime iniziative”.

Infine, sempre oggi ma questa volta a Milano, si svolgerà l’atteso vertice dedicato ai problemi dello stabilimento Sanac di Vado Ligure. In discussione la situazione della mancanza di liquidità per l’acquisto di materie prime, ma anche la situazione legata al ritardo nel pagamento degli stipendi che si è verificato nelle ultime settimane e fatto ancora più importante la situazione dopo il decreto del Governo in merito alla vicenda Ilva. Si dovrà infatti capire come andrà ad incidere sulle attività dello stabilimento specializzato nella produzione di refrattari industriali. Tino Amatiello, segretario provinciale della Filctem Cgil ha affermato che “a Milano parleremo di tutto dalla questione Ilva ai problemi legati alla scarsa liquidità, al futuro dei lavoratori dello stabilimento vadese”.

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