Piano Cimino, nuova diffida al Comune di Taranto

comune tarantoTARANTO – Puntuale come un orologio svizzero, è arrivata alla vigilia del Consiglio comunale convocato per questo pomeriggio, il secondo atto di diffida e messa in mora delle due società con sede a Rozzano in provincia d Milano, “Gallerie Commerciali Italia s.p.a e “Due Mari s.r.l.”, per la vicenda del “Piano Cimino”, che guarda caso è all’ordine del giorno della riunione odierna della massima assise cittadina. La seconda diffida e messa in mora nei confronti del Comune, del Sindaco, del presidente del Consiglio comunale, del segretario generale e del dirigente della Direzione Urbanisticca Sergio Rufolo, ricalca le precedenti. Una sorta di ultimatum con il quale le due società esortano i sopra citati a porre in essere “tutti gli adempimenti ed emanino tutti gli atti necessari affinché, nella seduta convocata per il 12 dicembre 2014, il Piano Particolareggiato della sottozona 32, località Cimino, tavola n. 3 del vigente P.R.G. venga adottato e il procedimento venga concluso, con apposita deliberazione di approvazione definitiva, nel più breve tempo possibile”.

Avvertendo che, in difetto, proporranno apposito ricorso, in aggiunta a quello pendente, “per chiedere il risarcimento di tutti gli ingentissimi danni patiti e patiendi; e, inoltre, agiranno in tutte le altre sedi competenti per tutelare i propri diritti ed interessi legittimi”. Ovvero procederanno a predisporre “la stima sommaria delle somme che il Comune percepirebbe in caso di realizzazione della nuova struttura, somme da corrispondere una tantum (ad es. costo di costruzione) e periodicamente (IMU, imposta pubblicità, TASI, addizionale IRES, etc.), nonché la stima relativa alle somme che il Comune percepirebbe in caso di realizzazione dall’ampliamento del centro commerciale, il tutto con riserva di trasmetterle entrambe alla Procura della Corte dei Conti competente per territorio perché verifichi l’esistenza di danno erariale sia in relazione agli ingiustificati ritardi sia in ordine alla rinuncia e/o al rinvio del momento in cui il Comune potrà finalmente godere dei benefici economici e non dell’investimento programmato dalle esponenti”. La speranza è che almeno nella seduta odierna il Consiglio comunale si esprima una volta e per tutte rispedendo al mittente le carte di un progetto da cestinare.

Altri punti all’ordine del giorno riguarderanno invece la revoca della messa in liquidazione dell’Infrataras e la cessione di un ramo d’azienda dell’Amiu. Inoltre si parlerà  anche della gestione del Meta, Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso e della possibilità di aderire alla campagna per l’abolizione delle armi nucleari. In programma, inoltre, la nomina della Commissione Elettorale Comunale e dei presidenti delle Commissioni Consiliari “Attività Produttive” ed “Ecologia ed Ambiente”. Un ordine del giorno aggiuntivo consisterà nella discussione dell’intervento di realizzazione del CMRD di Taranto, cioè l’acquisizione dell’area di proprietà della società Amiu spa in diritto di superficie.

G. Leone (TarantoOggi, 12.12.2014)

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