“In Commissione Ambiente-Energia siamo andati per far valere il lavoro fatto in Puglia in materia di energie rinnovabili e per proporre un emendamento al decreto ministeriale sul Burned Sharing che tenesse conto del fatto che la nostra regione è territorio ospitante di diversi impianti produttivi di rilevanza nazionale in termini economici, sociali e di impatto ambientale che consumano molta energia da fonti tradizionali. Abbiamo chiesto che questo elemento venisse tenuto in debito conto affinché, nonostante il saldo positivo di produzione e gli sforzi fatti negli anni per raggiungere questo dato, non rischiassimo di venir penalizzati dal mero rapporto tra Consumi Finali Lordi assicurati dalle FER e consumi complessivi. Il nostro emendamento al decreto sul monitoraggio del Burden Sharing è stato accolto dalla commissione”. Così l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro annuncia il lavoro fatto oggi a Roma.
“Un altro punto a favore lo abbiamo segnato, con l’appoggio di tutte le regioni presenti in commissione oggi: in rappresentanza della Puglia ho chiesto di cassare dallo “Sblocca Italia” le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi sulla terraferma. Le altre regioni presenti in commissione hanno sostenuto questa richiesta e abbiamo deliberato un testo così emendato da proporre al Governo nazionale. Dichiarare la strategicità e l’indifferibilità di queste opere che, di fatto, sono nelle competenze di valutazione ambientale delle regioni vuol dire, nei fatti, marginalizzare il ruolo degli enti regionali fino ad anestetizzarlo del tutto. A quel punto – prosegue Nicastro – tanto varrebbe avocare a Roma tutte le competenze se alle realtà territoriali rimane solo il compito di prendere atto di decisioni assunte altrove”.
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