“A Taranto +21% mortalità infantile” – L’aggiornamento dello studio Sentieri

Ilva - tamburi

tamburiNella tarda serata di ieri è stata pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) una nota sull’aggiornamento dello studio Sentieri per il Sin di Taranto, nella quale vengono confermate “le criticità del profilo sanitario della popolazione di Taranto emerse in precedenti indagini”. Nella nota si legge che “le analisi effettuate utilizzando i tre indicatori sanitari sono coerenti nel segnalare eccessi di rischio per le patologie per le quali è verosimile presupporre un contributo eziologico delle contaminazioni ambientali che caratterizzano l’area in esame, come causa o concausa, quali: tumore del polmone, mesotelioma della pleura, malattie dell’apparato respiratorio nel loro complesso, malattie respiratorie acute, malattie respiratorie croniche”. Inoltre, “il quadro di eccessi in entrambi i generi riguarda anche molte altre patologie, rafforzando l’ipotesi di un contributo eziologico ambientale in un’area come quella di Taranto ove è predominante la presenza maschile nelle attività lavorative legate al settore industriale”.

Ma nell’aggiornamento dello studio Sentieri, viene anche evidenziato come a Taranto la mortalità infantile registrata per tutte le cause sia maggiore del 21% rispetto alla media regionale. Per quanto riguarda la fascia d’età pediatrica (0-14 anni ) “si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause, il rapporto standardizzato di mortalità è 121, ovvero un eccesso del 21%, e di ospedalizzazione per le malattie respiratorie acute, inoltre, per tutti i tumori si osserva un eccesso di incidenza (dove l’indice sir, rapporto standardizzato di incidenza, è 154)”. E “nel corso del primo anno di vita si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause (smr 120) ascrivibile all’eccesso di mortalità per alcune condizioni morbose di origine perinatale (smr 145): per questa stessa causa si osserva un eccesso di ospedalizzazione (SHR 117)”.

Lo studio, che ha riguardato mortalità, ospedalizzazione ed incidenza tumorale, si è avvalso di dati correnti certificati. Per la mortalità e l’ospedalizzazione sono state analizzate le Basi di Dati elaborate dall’Ufficio di Statistica dell’ISS, a partire dai dati ufficiali ISTAT e dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) rilasciate dal Ministero della Salute; per l’incidenza oncologica, ci si è avvalsi della collaborazione di Registri Tumori (RT) locali e dell’Associazione Italiana dei Registri Tumore (AIRTUM). Per Taranto, sono stati utilizzati i dati del RT dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Taranto. Per tenere conto dell’influenza di condizioni socio-economiche diverse tra le popolazioni in esame e quella di riferimento, gli indicatori di mortalità, ospedalizzazione e di incidenza calcolati sono stati corretti con l’Indice di Deprivazione (ID) messo a punto per lo studio SENTIERI (ID-SENTIERI).

Le caratteristiche metodologiche dello studio SENTIERI non consentono, in linea generale, la valutazione di nessi causali certi, permettono tuttavia di individuare situazioni di possibile rilevanza sanitaria da approfondire con studi mirati, senza rinviare le necessarie azioni di risanamento dei territori in cui sono presenti situazioni di inquinamento ambientale. Lo studio suggerisce inoltre alcune raccomandazioni di sanità pubblica volte a azioni di prevenzione e di promozione della salute. I risultati sono espressi mediante gli appropriati indici statistici relativi alla mortalità, ospedalizzazione e incidenza oncologica: Rapporto Standardizzato di Mortalità (SMR), Rapporto Standardizzato di Ospedalizzazione (SHR), Rapporto Standardizzato di Incidenza (SIR), ognuno dei quali rappresenta l’eccesso o il difetto dell’occorrenza del fenomeno in studio rispetto alla popolazione di riferimento (quella regionale per mortalità e ospedalizzazione e quella fornita dall’Associazione Italiana dei Registri Tumori per l’incidenza oncologica). Tali indici sono espressi in percentuale essendo 100 il valore di riferimento (s scopo esemplificativo: un SMR di 110 esprime un eccesso del 10%; viceversa un SMR di 90 esprime un difetto del 10%). L’ennesima prova scientifica dei danni provocati da un sistema politico-economico-affaristico che sta finalmente giungendo alla fine dei suoi giorni.

 Gianmario Leone (TarantoOggi, 04.07.2014)

 

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