La Spirulina è un cianobatterio, comunemente chiamato microalga, in grado di crescere in acque alcaline e produrre proteine, sali minerali, omega 3 e 6 (acidi grassi derivabili solo dai pesci). La Spirulina può essere integrata in tutte le diete, specialmente quelle vegetariane e vegane, dato il suo alto contenuto proteico. L’utilizzo risulta già da tempi remoti con Aztechi e culture primitive del Ciad che tutt`ora la consumano. La vera e propria produzione industriale è iniziata negli anni ’80 in California e Cina. L’Europa, che prima la importava, ha recentemente iniziato una produzione in Francia grazie a tante piccole e medie microfarms.
Le algae farms sono già una realtà nel sud del Paese transalpino ed in Provenza si contano più di centoventi Spirulina Farms. L’indotto supera alcune decine di milioni di euro ed il settore è in continua crescita. Il team di WAT è andato in Provenza per incontrare vari imprenditori del mondo delle alghe francesi. Si tratta per lo più di piccole farms di alcune migliaia di metri quadri, ma non mancano anche algae farms di una certa estensione. Molti di questi imprenditori erano floricoltori che, dopo la crisi europea del settore, hanno deciso di investire “nell’oro verde”.
La nostra prima visita ed intervista è stata fatta a Vincent Rioux (Spiruline du Garbalan), un giovane agricoltore che quattro anni fa ha intrapreso questa avventura. Vincent ci ha raccontato che la sua esperienza è iniziata perchè voleva avere un reddito che derivasse da un’attività propria ma non aveva a disposizione grandi estensioni terriere da sfruttare dal punto di vista agricolo. Così ha costruito la sua piccola serra tunnel ed ha iniziato a produrre Spirulina, essiccandola e vendendola direttamente a clienti fidati. Vincent ci ha detto che adesso vuole incrementare la sua produzione, mantenendo l’artigianalità e qualità di sempre. Il giovane agricoltore ha integrato una piccola spirufarm in un contesto molto pittoresco, a pochi passi da Aubagne ed i suoi clienti vengono a trovarlo direttamente in azienda per comprare il prodotto.
Il veterano della Spirulina è Jean-Luis Traverse a la Crau (Domaine Traverse), energetico ex rosicoltore che, a seguito della crisi delle rose dovuta ai produttori keniani, dieci anni fa ha deciso di riconvertire le sue serre alla produzione di alghe. Jean-Luis ci ha rivelato quanto sia stato difficile iniziare questo percorso per la mancanza, all’epoca, d’informazione e pubblicità sulla Spirulina. I benefici di quest’alga erano perlopiù sconosciuti al pubblico e, con pazienza, Jean-Luis ha incominciato questo lavoro di “divulgazione”, cercando di coinvolgere più persone possibili. Jean-Luis ha sviluppato, insieme alla vendita diretta, anche una distribuzione commerciale per “Decathlon”, catena francese di negozi sportivi. Quello che ci ha detto è molto positivo, ma ha sottolineato il bisogno di nuove politiche ed incentivi per il settore.
A metà tra un orto botanico mediterraneo e una spirulina farm è l’azienda agricola di Jean-Bernard Simian a Carqueiranne (Spiruline de Provance), senior agronomo ed esperto di botanica e biodiverisità. La sua azienda ex-floricola conserva parte della vocazione vivaistica, tante specie tropicali come l’avocado, ma non mancano limoni e rosmarino. Jean-Bernard ha integrato nel territorio francese diverse “strains” di Arthospira (Spirulina) che arrivano da numerose parti del mondo.
La Puglia ha caratteristiche climatiche molto simili alla Provenza, se non migliori in termini di temperature e durata della bella stagione, essenziali per la crescita della Spirulina. Inoltre in questa regione ci sono poli floricoli importanti a Terlizzi, Leverano e Taviano toccati dalla crisi della floricoltura, dove alcune serre sono inutilizzate e potrebbero essere riconvertite per questa nuova produzione. Il Salento in particolare si presta ad uno svilluppo di piccole Spirulina Farms integrate nel territorio dove i turisti possono visitare questo tipo di nuova agricoltura ed acquistare i prodotti con una filiera corta. WAT è una piccola realtà nata da giovani ricercatori pugliesi che vuole aiutare a sviluppare nuove opportunità in Puglia (e non solo) da sempre regione dedita all’agricoltura ed al turismo.
A breve WAT realizzerà la prima AlgaFarm in Puglia, a Grottaglie. Questa azienda vuole essere un punto di riferimento tecnologico e di divulgazione scientifica aiutando altri imprenditori ad intraprendere questa strada. Seguendo il modello francese, la Puglia potrebbe sviluppare una nuova filiera innovativa, riconvertendo vecchie serre o costruendo piccole alghe farm integrate con il territorio ed il turismo. Questo settore non solo potrebbe creare una nuova economia agricola pugliese ma anche dare lavoro a molti biologi di cui la Puglia è ricca e che spesso non trovano lavoro.
Per ulteriori informazioni contattate il nostro referente: pierluigi.santoro@watsystems.it
NOTA STAMPA – WAT (Water algae treatment)
Be the first to comment on "Algae Farm: dalla Francia alla Puglia – Un modello sostenibile da importare"