Porto, arrivata la firma per i dragaggi

porto di tarantoTARANTO – Il ministero dell’Ambiente ha firmato oggi il decreto definitivo per il dragaggio dell’area di mare antistante il molo polisettoriale del porto di Taranto dove è insediato il terminal container che fa capo alla società Tct. E’ emerso nella riunione del tavolo di coordinamento sul porto di Taranto svoltasi oggi a Roma al Diset, il Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio. Al vertice hanno partecipato i ministeri interessati, la Regione Puglia e l’Autorità portuale di Taranto.

Due importanti firme nel giro di una settimana sbloccano lo stato di avanzamento del dragaggio nel porto di Taranto, una delle opere di adeguamento del terminal container inserita anche nell’accordo di giugno 2012 sul rilancio dei traffici. La prima firma, su sollecitazione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, l’ha apposta nei giorni scorsi, prima di lasciare l’incarico, l’ex ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, su un decreto interministeriale che nel frattempo aveva già firmato l’ex titolare dell’Ambiente, Andrea Orlando. Oggi, invece, è arrivata la firma del ministero dell’Ambiente sul decreto definitivo che si rifa’ alla legge istitutiva delle Autorità portuali, il cui testo era già pronto. Così, acquisito anche l’ultimo nulla osta burocratico, l’Autorità portuale di Taranto adesso è nelle condizioni di lanciare il bando di gara per il dragaggio.

L’appalto dovrebbe essere promosso nel giro di 30 giorni e nel frattempo la stessa Autorità portuale validerà anche il progetto definitivo del dragaggio messo a punto dalla società pubblica Sogesid. Si calcola poi che serviranno dai cinque ai sei mesi per espletare la gara di appalto. Il dragaggio dello specchio di mare antistante il terminal container non potrà comunque partire se prima non c’e’ la vasca di colmata, che è un’opera a mare, nella quale depositare i fanghi del dragaggio. Nella riunione odierna al Diset è stata valutata la possibilità di utilizzare, in alternativa alla vasca di colmata per il terminal container, quella che stanno cominciando a costruire i soggetti promotori della piastra logistica per il loro progetto sempre in ambito portuale. Quest’ultima vasca, per la quale si stimano 15 mesi di lavori, verrebbe, infatti, completata prima di quella prevista nel pacchetto delle opere del terminal container. Secondo l’Authority, non ci sarebbe uno sfasamento dei tempi complessivi in quanto il dragaggio va fatto solo dopo aver completato l’adeguamento della banchina del terminal container i cui lavori, peraltro, devono ancora partire perchè bloccati da un contenzioso al Tar di Lecce che ha fissato per il 5 marzo l’udienza di merito. Col dragaggio, i fondali antistanti il terminal di Hutchinson ed Evergreen avranno una profondità di 16,50 metri per 1200 metri lineari di banchina consentendo così l’attracco delle portacontainer di ultima generazione. Costo stimato dell’appalto, circa 80 milioni di euro. (Agi)

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