“No Muos”, incursione di attivisti nella base americana di Niscemi – Si schierano 20 intellettuali

La base militare americana di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è stata “invasa” da attivisti no Muos. Otto manifestanti si sono introdotti nell’area alla vigilia della grande manifestazione nazionale in programma il 9 agosto contro il sistema di comunicazioni satellitari Usa. Tra gli attivisti è  presente il pacifista Turi Vaccaro, che si era già introdotto all’interno della base nei giorni scorsi. L’azione “pacifica e non violenta” e’ rivendicata da tutte le componenti del movimento no Muos. Intanto, anche dall’altra parte dell’Oceano si apre un fronte contro il progetto. Venti intellettuali americani, con in testa il sociologo Noam Chomsky, hanno chiesto al governo degli Stati Uniti di fermare immediatamente l’installazione della stazione Muos a Niscemi.

”Il progetto Muos e la militarizzazione della Sicilia – affermano – non sono nell’interesse dei cittadini e delle cittadine americani. Condanniamo fermamente le violenze contro i manifestanti e chiediamo che il loro diritto di parola e di protesta venga rispettato. Esprimiamo la nostra piena solidarieta’ con la societa’ civile siciliana in protesta contro il Muos”. La lettera e’ stata firmata da: Linda Alcoff (Cuny) Stanley Aronowitz (Cuny,) Richard Bernstein (New School for Social Research), Jay Bernstein (New School for Social Reasearch), Johanna Brenner (Portland State University), Robert Brenner (Ucla), Noam Chomsky (MIT), Mike Davis (UC Riverside), Kevin Floyd (Kent University), Nancy Fraser (New School for Social Research), David Graeber (London School of Economics), Michael Hardt (Duke University), Chris Hedges (The Nation Institute), Nancy Holmstrom (Rutgers University), Paul Kottman (New School for Social Research), Charles Post (Cuny), Dick Walker (UC Berkeley) e Cornel West (Union Theological Seminary).

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