Ilva, Legambiente su commissariamento: soluzione positiva

TARANTO – Mentre a Roma il Consiglio dei Ministri si appresta a varare il decreto per il commissariamento dell’Ilva, arriva un primo commento dal fronte ambientalista. Per Legambiente “è una soluzione positiva, perché solo in questo modo si potrà fare tutto quello che in tanti anni non è stato fatto per la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini garantendo, al tempo stesso, il lavoro agli operai. Inoltre – dice  il presidente Vittorio Cogliati Dezza  – il sequestro del patrimonio della famiglia Riva dimostra che le risorse economiche per realizzare le opere di risanamento ambientale della fabbrica e dell’area di Taranto ci sono, senza chiedere nulla allo Stato nel pieno rispetto del principio comunitario ‘chi inquina deve pagare'”.

“La road map da seguire – aggiunge Cogliati Dezza – rimane quella tracciata dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), seguendo i tempi stabiliti per far diventare l’Ilva da un impianto siderurgico obsoleto e inquinante in uno innovativo, dando così un nuovo futuro alla città pugliese e diventando un esempio per altre attività industriali del Paese che devono affrontare la sfida dell’innovazione tecnologica, della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. E ci auguriamo che alle giuste dichiarazioni del ministro Orlando seguano i fatti”.

“La situazione dell’Ilva di Taranto è in un vicolo cieco con un Aia realizzata solo al 20% – concludono Francesco Tarantini e Lunetta Franco, rispettivamente presidente di Legambiente Puglia e del circolo di Taranto -. La sola via per uscirne è affidare la gestione dello stabilimento a persone non solo competenti ma indiscutibilmente libere da ogni condizionamento di parte e decise ad agire nell’esclusivo interesse della città e del suo futuro”.

 

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