Porto di Taranto, anche a marzo traffici in calo

TARANTO – Dopo gennaio e febbraio, anche nel mese di marzo si registra un calo generale per il porto di Taranto. Lo scalo ionico nel mese scorso ha movimentato 2.564.421 tonnellate di merci, il 17,5% in meno rispetto a marzo 2012, con una variazione assoluta di -1.238.316 di tonnellate. 12.361 i container (TEU) con una flessione del 8,7% rispetto al marzo dello scorso anno. In calo le rinfuse liquide (-34,1%), mentre quelle liquide registrano un lieve miglioramento (+5,2%). Ovviamente in calo le navi arrivate (-42,3%), così come quelle partite (-39%), per un calo generale del 40,7%. I dati di marzo sono in linea con quelli registrati a febbraio, quando furono movimentate 1.742.468 tonnellate di merci, il 41,5% in meno rispetto al febbraio dello scorso anno, con una variazione assoluta di -1.238.316 tonnellate. 16.433 invece furono i container (TEU) con una flessione del 25,9% rispetto al febbraio 2012. In calo anche le rinfuse solide (-42,1%) e quelle liquide (-18,3%). Ovviamente in calo le navi arrivate (-35,6%), così come quelle partite (-28%), per un calo generale del 31,9%.

Ma con la conclusione del mese di marzo, si può anche tracciare il bilancio per quanto riguarda il primo trimestre 2013, che ha registrato una movimentazione di 6,1 milioni di tonnellate di merci, il 30,9% in meno rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. L’import è diminuito del 24,8% a 3,8 milioni di tonnellate, l’export del 39% a 2,3 milioni di tonnellate. La flessione delle merci varie è stata del 43,6% a 1,5 milioni di tonnellate, di cui 401 mila tonnellate containerizzate. La movimentazione container ha registrato una flessione del 28,6% a 42.825 TEU. Per il carico secco la flessione è stata del 26,3% a 3,6 milioni di tonnellate, per le rinfuse liquide del 22,8%m a 1,1 milioni di tonnellate. Le navi arrivate sono state 265 rispetto alle 435 del 2012 (-39,1%), quelle partite 281 rispetto alle 425 del 2012 (-33,9%), per una flessione totale del 36,5%.

Continua dunque il calo che aveva caratterizzato l’intero 2012 registrando, rispetto al 2011, una diminuzione del traffico del 14,4% scendendo a 34,9 milioni di tonnellate merci rispetto ai 40,8 milioni registrati nel 2011. Chiusero in negativo anche i carichi allo sbarco e all’imbarco, calati rispettivamente del 17,7% a 21,2 milioni di tonnellate e dell’8,6% a 13,7 milioni di tonnellate. Il comparto delle merci varie registrò una contrazione del 26,1% dei volumi, scesi a 9,2 milioni di tonnellate, con una drastica riduzione delle merci containerizzate, che hanno totalizzato 1,8 milioni di tonnellate (-58,4%) con una movimentazione complessiva di 263.461 container TEU (-56,4%), e con una flessione dell’8,4% delle altre merci varie, che sono ammontate a 7,3 milioni di tonnellate. In diminuzione anche i volumi di rinfuse: i carichi liquidi si sono attestati a 5,2 milioni di tonnellate (-23,4%) e quelli solidi a 20,5 milioni di tonnellate (-4,7%).

Ciò detto, è bene ribadire che il calo era stato messo in preventivo anche dall’Autorità Portuale per via dei lavori che interesseranno l’intera struttura portuale tarantina. Lavori che procedono, seppur lentamente. Proprio martedì scorso – dopo numerosi incontri tecnici – il presidente, il segretario generale ed il dirigente tecnico dell’Autorità Portuale hanno provveduto a illustrare e consegnare formalmente alla Regione Puglia – “Dipartimento Politiche per la Riqualificazione, la Tutela e la Sicurezza Ambientale e per l’Attuazione delle Opere Pubbliche” – lo studio, con relativi elaborati, svolto in conseguenza alle numerose prescrizioni sul nuovo Piano Regolatore del Porto di Taranto fatte dalla Regione medesima in sede di VAS (valutazione ambientale strategica).

G. Leone (TarantoOggi, 16.04.2013)

 

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