Giappone, Greenpeace condanna aumento sussidi per caccia alle balene

ROMA – Greenpeace insieme a una coalizione di ONG giapponesi condanna l’ultimo tentativo del governo nipponico di sostenere il proprio programma di caccia baleniera, cosi detto “scientifico”. Per la caccia alle balene il Giappone ha stanziato ben 2,28 miliardi di yen in più, pari a oltre ventuno milioni di euro. Greenpeace chiede che questi sussidi vengano riallocati immediatamente per gli interventi di recupero necessari dopo il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima dello scorso 11 marzo.

“È vergognoso che il governo giapponese destini ulteriori soldi dei contribuenti in un programma di caccia baleniera assolutamente non necessario, non voluto ed economicamente fallimentare, quando questi fondi potrebbero far fronte ai danni causati dal disastro di Fukushima”,  afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace.

Questo finanziamento si aggiunge ai sette milioni di euro che il programma di caccia baleniera già riceve dal governo giapponese. Il programma di caccia alle balene ha debiti per oltre diciassette milioni di euro e non sorprenderebbe se questi nuovi soldi venissero usati per pagare i creditori dell’industria baleniera.

“Il Giappone – conclude Monti – non si può permette di sprecare i soldi dei contribuenti per un’inutile caccia baleniera in Antartico mentre a casa i propri cittadini soffrono. Il Partito Democratico del Giappone deve mantenere fede al proprio impegno di tutelare il popolo giapponese e non gli interessi di poche industrie, reindirizzando questi fondi dove è realmente necessario”. Greenpeace si oppone a ogni caccia commerciale alle balene in tutti gli oceani del Pianeta.

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