Benzo(a)pirene, Nicastro: “I dati ci muovono a cauto ottimismo”. Ma c’è poco da rallegrarsi

“I dati di monitoraggio delle centraline di Arpa Puglia relative al benzo(a)pirene nella città di Taranto del mese di luglio ci muovono a cauto ottimismo”, non si è fatto attendere il commento dell’assessore regionale alla qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro, sulla notizia diffusa ieri.
“I dati di Arpa – continua l’assessore – dimostrano, ancora una volta, l’utilità dell’azione messa in campo dall’amministrazione regionale in tema di qualità dell’aria e di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Mi riferisco, in particolare, al piano di risanamento ed al monitoraggio diagnostico nella città di Taranto avviato dalla Regione Puglia, con Arpa e con la partecipazione di ENI e Cementir, che ci ha consentito di verificare dettagliatamente ed in maniera continuativa la presenza di B(a)P per oltre sei mesi. Tale attività, insieme alla legge n. 3/2011 approvata dal consiglio regionale, hanno determinato una condizione di straordinaria pressione sulle attività industriali presenti che ha effetti positivi sul complessivo quadro emissivo nella città di Taranto. Ma la nostra azione non si ferma certo qui. Nei prossimi giorni sarà completato il quadro sul monitoraggio diagnostico e dai risultati ottenuti potremo introdurre eventuali ulteriori correzioni in grado di rendere stabili i valori ultimamente ottenuti”.
La soddifazione di Nicastro, però, viene stemperata dalla stessa Arpa Puglia. La parentesi di luglio non basta ad invertire una tendenza che ha visto una pesante presenza di benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi nei mesi precedenti. C’è da prevedere, infatti, che a fine 2011 si supererà il limite annuale di 1 nanogrammo. Senza dimenticare che il direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato, riferendosi al dato di luglio, ha parlato di “un risultato sicuramente dovuto a particolari condizioni meteoclimatiche”. Insomma, c’è poco da rallegrarsi.
Alessandra Congedo

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