Inquinamento industriale, anche Brindisi chiede un’indagine epidemiologica

BRINDISI –  Brindisi Bene Comune, lo spazio aperto formato da movimenti, associazioni e singoli cittadini, chiede alle principali autorità politiche e sanitarie di avviare rapidamente un’indagine epidemiologica per stabilire se esiste una correlazione tra i tanti veleni emessi in aria, acqua e suolo dal gigantesco polo chimico-energetico attivo sul territorio e alcune patologie. I dati sanitari che emergono da studi (ancora parziali) condotti a Brindisi sono inquietanti. In particolare, ha destato preoccupazione un recente studio sui bambini che ha evidenziato un eccesso di malformazioni congenite, in particolare cardiache: oltre il 60% rispetto ai livelli europei. Oltre a chiedere l’accertamento delle responsabilità, Brindisi Bene Comune è pronta ad avviare una raccolta di firme.

I dettagli dell’iniziativa saranno discussi durante l’incontro in programma venerdì 16 Settembre, in Piazza Vittoria, alle ore 17,30. Saranno presenti, tra gli altri, il dottor Maurizio Portaluri, direttore del Reparto di Radioterapia dell’Asl di Brindisi, il dottor Giuseppe Latini, direttore reparto Neonatologia Asl Brindisi, il dottor Emilio Gianicolo, ricercatore dell’Ifc Cnr di Lecce, e l’avvocato Stefano Palmisano, esperto penalista e presidente di Salute Pubblica.

La richiesta relativa all’indagine epidemiologica è stata inviata al Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, Massimo Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi, Bruno Pezzuto, commissario Comune di Brindisi, Paola Ciannamea, direttore generale ASL Brindisi, Anna D’Agnano, direttore di Arpa Puglia Brindisi, e per conoscenza a Marco Dinapoli, procuratore della Repubblica di Brindisi.

Di seguito la lettera inviata alle istituzioni.

Siamo un gruppo di cittadini di Brindisi,uomini e donne seriamente preoccupati per la presenza di numerose aziende del settore energetico e chimico che tanti danni hanno procurato all’ambiente e alla salute dei cittadini del nostro territorio.

Molti di noi hanno visto parenti e amici ammalarsi e morire. Viviamo nella preoccupazione che ciò possa continuare e colpire i nostri figli.

Gli ultimi dati di uno studio effettuato a Brindisi sulle malformazioni congenite in età neonatale fornisce un quadro spaventoso con un aumento del 18 % di malformazioni rispetto al dato del registro europeo e del 67 % per le anomalie cardiache.

Sono dati che insieme a tutti i dati di seguito riportati ci inducono a chiedere una approfondita analisi epidemiologica per verificare se vi è una relazione ,un nesso tra inquinamento e le malattie che si riscontrano a Brindisi.

Per questo abbiamo deciso di scrivere a Voi autorità sanitarie locali ,ai sensi dell’art. 32 della legge n.833 /1978 e dell’ art. 117 del D.Lgs. n.112 / 1998 ,a Voi che avete il dovere e la responsabilità di vigilare e tutelare sulla salute di tutti i cittadini cosi come stabilito dall’art. 32 della Costituzione.

Chiediamo quindi che sia rapidamente effettuata una indagine epidemiologica che dovrebbe essere condotta su popolazioni a rischio per la prossimità a fonti di emissione comparandole con popolazioni a minor rischio perché a maggior distanza dalle stesse fonti.

Chiediamo che siano ricercate le principali sostanze tossiche e cancerogene,emesse dai processi produttivi delle diverse attività industriali pericolose,nell’aria,nel suolo,nell’acqua,negli alimenti provenienti dalle vicinanze delle predette attività e nel sangue e nelle urine di lavoratori e di cittadini esposti.

Chiediamo in relazione alle numerose morti di lavoratori del petrolchimico una rianalisi della coorte lavorativa del petrolchimico di Brindisi,la cui mortalità è stata erroneamente comparata con quella della popolazione generale. La mortalità dei lavoratori del CVM doveva essere comparata con quella dei lavoratori non impegnati sugli impianti. In questo modo si potrà conoscere,come a Venezia,il numero di decessi in più attribuibili a quella lavorazione

Chiediamo in definitiva di sapere qual è il reale stato di salute della popolazione Brindisina.

Vi informiamo che se non saremo ascoltati ci rivolgeremo alla Magistratura denunciando tutti coloro che potevano fare e non hanno fatto per tutelare la salute e la vita di tutte e tutti i Brindisini.

Di seguito le nostre firme alle quali si aggiungeranno tutte quelle dei cittadini che nei prossimi giorni ci impegniamo a raccogliere nelle piazze di Brindisi.

Maurizio Portaluri,Riccardo Rossi,Fabrizio Scoditti,Daniele Pomes,Donato Mancino,Giuseppe Cellie,Giuseppe Laforgia,Carmelina Liguori,Marina Barracchia,Giovanni Vonghia.

Brindisi Bene Comune

Be the first to comment on "Inquinamento industriale, anche Brindisi chiede un’indagine epidemiologica"

Tinggalkan komentar