Patologie ambientali: a Caserta corso di formazione promosso da Isde e FNOMCeO

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E’ in programma a Caserta, dal 23 al 25 giugno, presso l’ Ordine dei Medici e la Facoltà di Scienze del Farmaco per l’ Ambiente e la Salute di Caserta, il corso di formazione sulle Patologie ambientali promosso da ISDE Italia e FNOMCeO. Negli ultimi anni si è cercato di valutare il rischio specifico legato a singole fonti di inquinamento, confrontando popolazioni più o meno direttamente esposte, trascurando il fatto che oggi l’esposizione agli agenti esogeni (fisici, chimici, biologici) più pericolosi concerne l’intera popolazione umana (e l’intera biosfera). Si è cercato di determinare il rischio per la salute umana valutando quantitativamente alcune patologie croniche (in genere quelle neoplastiche) che colpiscono popolazioni più o meno direttamente esposte, trascurando il fatto che non soltanto queste patologie, ma tutte le patologie cronico-degenerative (cardio-vascolari, immuno-mediate/immuno-flogistiche, neuro-endocrine, neuro-degenerative) hanno presentato, nel corso dell’ultimo secolo, un trend costante di incremento.

È in questa luce che verranno esaminate le varie componenti ezio-patogenetiche dell’ “inquinamento”: si cercherà di dimostrare come molti xenobiotici si accumulino nelle catene alimentari e nei tessuti umani e agiscano in modo sinergico a vario livello, interferendo sulle modalità di comunicazione intercellulare, di trasduzione intracellulare dei segnali biochimici, di espressione e trasformazione progressiva del genoma umano; come anche le radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti possano esplicare effetti analoghi, agire sinergicamente con le molecole chimiche esogene e con i meccanismi biochimici e di espressione genica non soltanto sulle cellule direttamente colpite, ma su interi tessuti, organi ed apparati; come molti effetti molecolari (e in particolare epi-genetici) di questa trasformazione chimico-fisica dell’ecosfera possano evidenziarsi dopo decenni e, soprattutto, nelle generazioni successive a quelle direttamente esposte; come gli attuali modelli di esposizione e danno/rischio vadano rivisti alla luce delle attuali conoscenze; come la medicina del futuro non possa che essere al tempo stesso molecolare e sistemica e debba tenere in maggior conto le evidenze scientifiche di una fondamentale unità tra ambiente esterno e interno.

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