Nel 2005 intervistai per il quotidiano TarantOggi don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente nazionale di Libera, associazione impegnata contro tutte le mafie. Di quel giorno ricordo soprattutto l’aula magna dell’istituto Pacinotti piena di giovani e ciò che mi disse don Ciotti poco prima del suo intervento: «Bisogna essere affetti da un “sano strabismo”, che porta ad avere un occhio vigile sul proprio territorio e ai problemi di casa e un altro occhio aperto sul mondo».
Me lo dimostrò in tempo reale. Mentre parlava del suo impegno per la legalità e la giustizia sociale mi aiutò a cambiare le batterie del mio registratore che si era bloccato proprio nel momento meno opportuno. Uno sguardo diretto a ciò che è qui, a pochi centimetri dai nostri occhi, e uno sguardo rivolto verso ciò che accade a migliaia di chilometri, con la consapevolezza che la nostra esistenza è parte del tutto. Nasce con questa premessa il desiderio di creare www.inchiostroverde.it, un sito dalla parte della salute e dell’ambiente, con un cuore che palpita a Taranto, la città più inquinata d’Europa, e lo sguardo costantemente puntato sul mondo, in cerca di fatti, storie, iniziative e progetti mai troppo distanti dalla realtà locale.
Il nostro “open space”, intinto di inchiostro verde, confida nella collaborazione di chi sta dalla stessa parte. Uomini e donne che si portano dietro un differente bagaglio intellettuale, politico e culturale. Persone in grado di dire e contraddire anche ciò che sembra scontato pur di cercare una strada verso la verità. Dalla stessa parte, uniti nella diversità e fieri di esserci, con la certezza che i veri avversari (gli inquinatori e i loro complici) stanno sicuramente sulla sponda opposta. Si parte con il sogno di un futuro realmente ecosostenibile. Qui e in ogni angolo del pianeta. Spieghiamo le vele.
Buon vento a tutti.